Il generale Nistri: "Body cam allo studio anche per i carabinieri"
L'annuncio all'inaugurazione dell'anno accademico della Scuola ufficiali di via Aurelia
"Body cam anche per i carabinieri". Il rinnovamento tecnologico dei Carabinieri passerà anche per le body cam. Lo ha annunciato il comandante generale dell'Arma, Giovanni Nistri, intervenendo all'inaugurazione dell' anno accademico della Scuola Ufficiali di via Aurelia a Roma. «Nelle attività di pubblica sicurezza - ha spiegato Nistri - stiamo approfondendo le soluzioni tecniche per l'impiego di body cam, al fine di documentare ogni fase degli interventi, consentendone l'oggettiva ricostruzione, a beneficio dell'autorità giudiziaria, dei nostri militari e non ultimo, dell'opinione pubblica, talvolta disorientata dalla diffusione di filmati tanto suggestivi quanto parziali ed estemporanei». «Credo - ha poi aggiunto il comandante parlando con i cronisti - che seguire passo passo ogni momento di qualsiasi intervento possa rappresentare un miglioramento sia per la trasparenza complessiva sia per gli accertamenti condotti dall'autorità giudiziaria. Il personale da un lato si troverà maggiormente monitorato e dall'altro, soprattutto, piu tranquillo nell'operare». Nella mattinata, presso l'aula magna della Scuola ufficiali carabinieri di Roma, alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, dei ministri dell'Interno Matteo Salvini, della Difesa Elisabetta Trenta e dell'Ambiente Sergio Costa si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell' anno accademico 2018 - 2019. La cerimonia è stata aperta dal comandante della Scuola, generale di divisione Riccardo Galletta, che ha illustrato le attività didattiche svolte dall'Istituto. Ha quindi preso la parola il comandante generale Giovanni Nistri, che si è rivolto agli ufficiali allievi frequentatori dei corsi. Ha loro ribadito «la centralità della persona in termini di responsabilità, coscienza e coerenza». Il generale Nistri ha tracciato un sintetico quadro delle attività e dei risultati ottenuti lo scorso anno. L'Arma, unico presidio di polizia per il 48% della popolazione che vive nei centri con meno di 50.000 abitanti, ha perseguito il 73% dei reati denunciati nel Paese e ha operato nel 63% dei casi scoperti in Italia. Oltre 4 milioni di pattuglie, 11.000 ogni giorno, hanno garantito la prevenzione e il pronto intervento 24 ore su 24. Nel settore investigativo sono stati tratti in arresto 783 persone per associazione di tipo mafioso e 7 latitanti pericolosi. Sono stati sequestrati e confiscati beni per oltre un miliardo di euro. Il comandante ha sottolineato il rischio connaturato a questo costante impegno e il pensiero è andato ai sette carabinieri deceduti in servizio e ai 1583 rimasti feriti nel 2018. Un coraggio quotidiano, fatto spesso di semplici gesti di solidarietà, come ha rimarcato il presidente della Repubblica nel discorso di fine anno, ricordando uno dei tanti episodi di vicinanza alla popolazione dell'Arma. Un impegno che valica i confini nazionali con le missioni internazionali di pace, che vedono oltre 1.000 carabinieri nei vari teatri. Il modello carabinieri è un solido punto di riferimento per la comunità internazionale, un ruolo svolto anche nei comparti di specialità. Il Comando carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, a 50 anni dalla costituzione, fornisce all'Unesco i caschi blu della cultura, provvedendo all'addestramento di molte polizie straniere, e il Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari, a due anni dalla sua istituzione, ha sviluppato le capacità di proiezione all'estero dei reparti forestali. Il generale Nistri ha auspicato soluzioni per consentire l'abbassamento dell'età massima di primo arruolamento e un provvedimento legislativo che delinei le modalità di esercizio del diritto all'associazionismo sindacale. In conclusione, il Nistri si è rivolto nuovamente agli ufficiali allievi, ai quali ha ricordato che fare parte dell'Arma è una scelta esistenziale. Ha preso dunque la parola il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, che ha ringraziato i carabinieri «perché tutti i giorni rischiano la loro vita per difendere la libertà» lavorando con passione, amore, coraggio e onestà. Al termine ha dichiarato aperto l' anno accademico 2018-2019.