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Stadio della Roma, giallo sulla relazione sparita

Il parere definitivo del Politecnico chiesto dalla Raggi doveva arrivare il 9. Ma in Comune nessuno sa che fine abbia fatto. E quando sarà consegnato

Fernando Magliaro
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C'è un'ombra lunga che si stende sul progetto Stadio della Roma: la relazione finale del Politecnico di Torino. Doveva arrivare lo scorso 9 gennaio. Non è arrivata. Ma dal Campidoglio è calata una cortina di ferro sul tema. La «casa di vetro» e la «trasparenza» sono pallidi ricordi e dopo oltre una settimana dalla scadenza non è dato sapere quali siano i nuovi accordi con l'Ateneo. Andiamo per ordine. L'ARRESTO DI PARNASI E I DUBBI Pochi giorni dopo l'arresto di Luca Parnasi, la diffusione di intercettazioni in cui Parnasi e i suoi tecnici parlano di problemi sul traffico causati dal taglio delle opere di mobilità pubblica disposto dai 5Stelle per «incassare» il taglio delle cubature. Una fetta di consiglieri comunali 5Stelle fa capire di non essere disposti ad assicurare il numero legale sul voto per variante e convenzione. ARRIVA IL POLITECNICO Viene annunciata a fine luglio la decisione del Campidoglio di incaricare il Politecnico di Torino di esperire una due diligence sulla mobilità. In realtà, le trattative fra il direttore del Dipartimento Mobilità, Gian Mario Nardi, e l'Ateneo piemontese vanno per le lunghe e il contratto viene depositato ufficialmente solo il 9 ottobre scorso. UN SEGRETO DA 30MILA EURO Un contratto, dal costo di 30mila euro (più Iva) pagati con soldi pubblici, appare da subito strano. Sorprendono due passaggi: primo, al Politecnico viene consentito solo di controllare lo stretto indispensabile e l'analisi non si deve «focalizzare su aspetti tecnici ma funzionali e non prevede simulazioni di traffico sulla rete di trasporto». Inoltre, «si escludono analisi comparative di sorta con altre soluzioni, anche se eventualmente più innovative e connesse a oneri di spesa differenti rispetto al progetto in valutazione». Letteralmente il Campidoglio chiede al Politecnico solo l'assoluzione per aver cancellato il ponte di Traiano e gli investimenti per la metro. Seconda stranezza: la segretezza. Al Politecnico viene imposto il divieto di «duplicare, copiare, riprodurre, registrare con qualunque mezzo, in tutto o in parte, file, atti, documenti, elenchi, note, disegni, schemi, corrispondenza o ogni altro materiale» e «a restituire e distruggere qualunque file» al termine del contratto. UNA RELAZIONE CATASTROFICA Con l'arrivo della relazione preliminare, si capisce bene il motivo di tutta la grande segretezza. Per il Politecnico la mobilità in occasione delle partite sarà «catastrofica». Erano i giorni in cui dal Campidoglio filtrava il grande ottimismo e veniva raccontato che sì, c'era qualche criticità ma nulla di che. L'OMERTÀ SULLA RELAZIONE DEFINITIVA Nel contratto con il Politecnico veniva assegnato all'Ateneo un trimestre dalla data di firma del contratto per completare la relazione definitiva con scadenza finale il 9 gennaio scorso. La negatività di quella preliminare ha spinto il Comune a inviare altri file nel tentativo di correggere l'esito nel testo finale. Quali file, poi, è un altro mistero visto che quelli esaminati dal Politecnico dovrebbero essere quelli ufficiali usciti dalla Conferenza di Servizi. La consegna dei nuovi file, però, secondo il Campidoglio, avrebbe fatto slittare la data di consegna della relazione finale. Quale è la nuova data non è dato saperlo: coloro i quali sono titolati a parlare con i giornalisti rispondono con un omertoso «quando sarà pronta» dimenticando che quello col Politecnico è un contratto pubblico, per di più anche ben pagato con i soldi pubblici, non un accordo verbale con il cugino geometra che ristruttura il bagno. Per far slittare le date di esecuzione di un contratto devono esserci atti autorizzatori e devono essere fissate le nuove scadenze. Dando per buona l'informazione che la relazione definitiva non sia già arrivata, resta aperto il quesito del perché non venga detto in modo trasparente quali siano i nuovi accordi con il Politecnico.

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