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Gara di solidarietà per salvare Ilaria. La madre: “Aiutateci o mia figlia morirà"

L'ultima speranza per la studentessa sono le costosissime cure a New York

Annarita Carbone
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Ilaria ha 24 anni. È una giovane studentessa al quinto anno di giurisprudenza che dal 2013 ad oggi ha subito ben 7 interventi al cervello a causa di un meningioma anaplastico ormai definito dai medici incurabile. Il lungo calvario che ha portato Ilaria ad essere più volte ricoverata nei diversi ospedali italiani, da Udine a Pavia a Roma, sembra non avere fine. Nonostante le cure e gli interventi, la malattia continua a presentarsi ogni volta in maniera sempre più aggressiva solo che questa volta, proprio pochi giorni fa, i medici hanno detto basta. Per Ilaria non ci sono più speranze di guarire. Tutti i protocolli, sperimentali e non, a cui la ragazza è stata sottoposta sono stati dichiarati falliti da un team di medici esperti che ha preso davvero a cuore il suo caso, presentandolo in giro per l'Europa in diversi congressi. Anche le cure che avrebbero potuto essere risolutive, come la radiochirurgia eseguita a Milano, presentano un rischio di morte immediata troppo elevato (90% a detta dei medici) per essere prese in considerazione. Ilaria è stata operata l'ultima volta per l'asportazione dell'ennesima recidiva nel gennaio del 2018. Il meningioma da allora si è spostato in un punto del cervello che i medici hanno definito inoperabile. Da quell'ultimo intervento ad oggi Ilaria ha dovuto anche subire altri due interventi chirurgici legati a complicazioni riguardanti la ferita alla testa. Infezioni, dolori e complicazioni varie continuano ad affliggere questa ragazza che non trova pace e che non può essere più aiutata dai medici che fino ad ora l'hanno assistita e che ancora continuano a supportarla moralmente e psicologicamente. Ma mamma Rossana non si dà per vinta e, presa dalla disperazione, inizia a chiedere aiuto ad amici e parenti. Tramite le sue conoscenze arriva ad ottenere consulenze mediche in Svizzera e in Francia. Purtroppo però la risposta è sempre la stessa. Proprio uguale a quella italiana: per Ilaria non c'è più nulla da fare. “I medici – racconta Rossana - ci hanno dato una lista di Trial, cioè di protocolli sperimentali. Ilaria è stata sottoposta a tre di questi protocolli, oltre a tutte le cure tradizionali ma non è servito a nulla, anche questi sono falliti”. L'ultima speranza arriva dall'America Ilaria e la sua famiglia continuano a lottare perché forse una possibilità di sconfiggere la malattia c'è e arriva da oltre oceano. “In America, al contrario di quanto accade in Europa e in Italia – continua la mamma di Ilaria - la ricerca medica avanza grazie ai fondi disponibili che invece mancano da noi. Tra i centri che possono darci una speranza c'è lo Sloan – Kettering di New York, il centro oncologico degli Stati Uniti per eccellenza". In questo centro i medici si sono offerti di studiare il caso di Ilaria e hanno organizzato una visita per il prossimo 8 gennaio ma la famiglia non ha il denaro necessario per portare Ilaria in America e permetterle di accedere alle cure mediche i cui costi sono davvero proibitivi. Rossana, impiegata e Ilaria studentessa non possono nemmeno contare sull'aiuto del capofamiglia. Il padre di Ilaria, agente della polizia di frontiera, è morto in circostanze da chiarire nel 2014 durante una missione di servizio all'estero. Un evento che non solo ha sconvolto la vita di tutta la famiglia ma sul quale la magistratura sta cercando ancora di far luce. “Lo Stato non ci ha riconosciuto mai alcuna indennità per la morte di mio marito – spiega Rossana - Anzi, quasi tutto quello che avevamo è stato destinato alle spese legali per cercare di capire cosa gli sia successo. Ma noi adesso abbiamo bisogno dell'aiuto di qualcuno. Abbiamo inviato al centro americano tutta la documentazione medica e i vetrini (due piccole lastre di vetro che contengono il tessuto tumorale ndr) da analizzare ma purtroppo solo per la procedura di esame istologico servono centinaia di dollari che noi non abbiamo. Senza parlare dei soldi che ci hanno richiesto per le cure che spaziano tra gli 80 e i 400 mila dollari a seconda del tipo di terapia alla quale mia figlia sarà sottoposta. Con la raccolta fondi tra amici, parenti e colleghi di lavoro sono riuscita a raccogliere circa 12 mila euro che serviranno per la prima visita, che costa 5mila dollari, e per il viaggio. Purtroppo non abbiamo soldi abbastanza per permettere alla mia Ilaria di essere curata”. Come aiutare Ilaria Per aiutare Ilaria ad accedere alle cure mediche americane è stato predisposto un conto corrente bancario dedicato sul quale chiunque può donare. Il conto è intestato a Ilaria Bucci IT98X0306905128100000001518 Banca Intesa S.Paolo.

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