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I gestori dell'Ex Dogana: "Con la chiusura ci rimette tutto il quartiere"

Carlo Antini

"Siamo rimasti molto sorpresi dai contenuti del Vostro articolo “A Gennaio l’Ex Dogana deve cessare le attività” in quanto a nostro avviso non fotografa affatto la realtà dei fatti. Gli spazi ex Dogana sono stati e sono gestiti dalla scrivente società Spazio Temporaneo nel contesto di un progetto di riqualificazione di aree degradate con preservazione e valorizzazione – attraverso iniziative di carattere culturale, artistico, sociale, musicale -   del proprio connotato di testimonianza storica e architettonica. In tutto ciò sono stati fatti passi importanti e irreversibili affinché le attività fossero gestite nel rispetto delle esigenze della popolazione del quartiere di San Lorenzo ed anzi affinché fossero un’occasione di sviluppo per la popolazione attraverso un loro diretto coinvolgimento. In questo senso è stato firmato un “Protocollo d’Intesa” con il Comitato di Quartiere San Lorenzo (allo stato, a quanto consta, associazione maggiormente rappresentativa del quartiere) perché tutte le istanze di socialità, legalità e occasione di crescita culturale portate avanti dal Comitato trovassero una sponda effettiva in ex Dogana e perché ogni potenziale disturbo fosse eliminato. Non è un caso che un sondaggio da noi lanciato sulla popolazione per misurare il livello di gradimento tra una ipotesi di demolizione di ex Dogana per la realizzazione di uno studentato di lusso decontestualizzato e rivolto a ragazzi stranieri ovvero restauro conservativo delle strutture con definitiva riqualificazione delle stesse come testimonianza e come polo culturale –ricreativo- sociale – sportivo aperto (in risposta al degrado e ai fenomeni di desertificazione sociale)  ha dato una fortissima prevalenza al secondo.  Sondaggio che potrebbe essere tranquillamente ripetuto coinvolgendo tutti i residenti di San Lorenzo (che sono 9000 secondo Wikipedia o 13.000 secondo il II Municipio). Dunque l’interruzione delle attività che viene indicata nell’articolo come una vittoria per i residenti sarebbe una loro patente sconfitta e come tale sarebbe vissuta".