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Tmb Salario, brucia l'impianto per rifiuti a Roma. Si indaga per disastro colposo

Emergenza nella Capitale: "Non aprite le finestre". Appello della Raggi alle Regioni: "Aiutateci con l'immondizia"

Davide Di Santo
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Un odore acre di bruciato in molti Municipi, una nube nera visibile da gran parte della città e tanta paura. Così Roma si è svegliata questa mattina, dopo che nella notte un incendio si è sviluppato nello stabilimento di trattamento dei rifiuti in via Salaria 907, alla periferia nord-orientale della Capitale. Ben 40 uomini e 12 squadre dei vigili del fuoco sono stati impegnati dalle 4.30 alle 12 circa per domare il rogo nell'impianto di trattamento meccanico-biologico (Tmb), dove è andato completamente distrutto un capannone di 2 mila metri quadrati e, secondo le stime di Daniele Fortini, già presidente del cda di Ama e fra i massimi esperti di rifiuti in Italia, sono bruciate «tremila tonnellate di rifiuti che hanno sprigionato la quantità di diossina che 100 inceneritori fanno in un anno». Malgrado, come ha detto la sindaca Raggi arrivata sul posto a metà mattinata, «Arpa ha comunicato che i valori sono a livelli ordinari», l'odore acre ha raggiunto tutte le aree abitate della zona, a partire dalla borgata Fidene, e si è diffuso in gran parte della città raggiungendo anche il centro, mentre il fumo che si è levato è rimasto per ore visibile anche a grande distanza. E l'assessora all'Ambiente di Roma Capitale, Pinuccia Montanari, ha invitato la popolazione a tenere chiuse le finestre «in via precauzionale». Mentre la procura di Roma indaga per disastro colposo - titolare è il pm Carlo Villani, che già si occupa di un fascicolo sull'impianto per il reato di inquinamento ambientale e attività di rifiuti non autorizzata - adesso si apre il problema dell'emergenza rifiuti a Roma. Secondo Daniele Fortini «è una catastrofe: l'impianto del Salario è distrutto e andrà demolito» e, di conseguenza, «l'Ama e la raccolta di rifiuti a Roma, con un solo impianto funzionante, è in ginocchio» perchè l'impianto era fondamentale per trattare i rifiuti e renderli trasportabili in altre regioni e all'estero. «Nel 2019 l'impianto del Salario avrebbe dovuto smaltire 200 mila tonnellate di rifiuti - si chiede - dove andranno a finire adesso quei rifiuti?». Per questo dalla sindaca Raggi, dal premier Conte e dal ministro dell'Ambiente Sergio Costa arriva un appello a tutte le Regioni perché aiutino la Capitale: «Ora dobbiamo risolvere la questione delle 800 tonnellate che ogni giorno arrivano qui e che devono trovare ospitalità altrove», ha detto il ministro durante la conferenza stampa sul luogo dove si è sviluppato l'incendio del Tmb su via Salaria. La sindaca capitolina, dopo aver lanciato «un appello a tutte le città del Lazio e alle altre Regioni per supportare Ama in questo momento e per tutto il tempo necessario per evitare criticità ai cittadini romani», ha ribadito che manterrà l'impegno che aveva preso di chiudere l'impianto «entro la fine del mio mandato, se non prima. L'impegno rimane», ha detto.

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