il caso

Scuola Case e Campi, soluzione vicina

Valentina Pelliccia

di Valentina Pelliccia

Per i genitori dei bambini della scuola dell'infanzia "Case e Campi", chiusa, ricordiamo, il 23 ottobre per un'ordinanza cautelativa della Direzione tecnica del XV Municipio che ne ha constatato l'inagibilità, forse si avvicina una soluzione temporanea sostitutiva. Mentre si attendono i risultati dell'esposto alla Procura di Roma presentata dal consigliere regionale Fabrizio Santori e dal giornalista e rappresentante politico Riccardo Corsetto, del partito della Lega, gli stessi riferiscono che è in dirittura d'arrivo una probabile soluzione con una scuola attrezzata di ampi spazi e servizio mensa, disponibile ad ospitare i cento bambini della scuola chiusa di via Gherardini: l'Istituto Saint Dominique. Le due scuole proposte dal XV Municipio, cioè la "Vibio Mariano" e "Parco di Veio", hanno infatti creato ulteriori difficoltà ai genitori per l'enorme traffico incontrato nell'accompagnare i bambini alle scuole e per l'impossibilità da parte dell'Agenzia della mobilità del Comune di sopperire al servizio di trasporto con scuolabus. La soluzione del Saint Dominique se concretizzata, sgraverebbe le famiglie dal problema traffico e dal ritardo conseguente nel raggiungere il posto di lavoro per i tanti genitori  bloccati dal percorso sulla Cassia. Dal 7 gennaio i bambini potrebbero accedere alla scuola privata Saint Dominique. A questa soluzione si è arrivati dopo quasi tre mesi di insicurezze e "sofferenze" subite dalle famiglie. Nonostante l'urgenza del problema infatti, la riunione del 5 novembre scorso avvenuta in Campidoglio proprio per trattare l'argomento, è slittata al 14 novembre per l'assenza dei rappresentanti capitolini e qui si è potuti arrivare a questa soluzione che per ora, nonostante le rassicurazioni del rappresentanti municipali, è comunque ufficiosa ma non ancora ufficiale. Ma altri problemi si profilano all'orizzonte. Infatti, a detta di Riccardo Corsetto e Fabrizio Santori, la soluzione potrebbe essere solo temporanea, non conoscendo ancora i costi a cui andrebbe incontro il Comune, e quindi il problema si riproporrebbe a settembre 2019 con la riapertura del nuovo anno scolastico. Ma altri problemi con ben più gravi responsabilità da individuare, si stanno profilando nella storia di questo consorzio e soprattutto nella edificazione della scuola materna. Si è verificato, come ricostruito dai due rappresentanti della Lega, che è stata cambiata la zona di costruzione della scuola in un luogo diverso da quello deciso originariamente: si legge infatti dall'Atto Unico di Collaudo del 2013 che il cambiamento è stato dettato, tra l'altro, per..."l'avversità del Condominio confinante  con la scuola materna  che rivendicava una porzione di area utilizzata per la scuola stessa". Quali altri problemi hanno spostato l'edificazione  dell'immobile? La soluzione a cui si è ricorsi, si sta rivelando, con la paziente indagine e ricostruzione di Corsetto e Santori,  semplicemente  incredibile e catastrofica. Esistono infatti denunce  da parte di alcuni cittadini, documentate, che già dal 2009 indicavano la zona, 1.080 mq di demanio pubblico, dove è stata costruita la scuola materna , come zona da bonifica, e quindi pericolosa, perché fosso dell'Acqua traversa,  e certo non edificabile. Nonostante le denunce, nel  2010 sono iniziate le trivellazioni e la zona è stata coperta con terra da riporto. Per questo, come risulta dalla piantina, le fondazioni  sono state elevate di 6 metri e non solo di mt 1,80 dal sottosuolo come progettato inizialmente. Ma, cosa più grave, il Comune di Roma, XV Municipio, ha acquistato la scuola materna costruita, il 19 giugno del 2012, ben un anno e quattro mesi prima dell'approvazione del Collaudo tecnico amministrativo effettuato il 30 ottobre 2013. La soluzione quindi è ben lungi da venire, perché si dovranno identificare non solo le responsabilità  civili, amministrative e penali, ma anche quelle politiche.