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Il branco di Desirée la fa franca

Cadono le accuse di omicidio volontario e stupro di gruppo per due africani. Si alleggerirà anche la posizione degli altri complici. L'ira del quartiere: "Vogliamo giustizia"

Valeria Di Corrado e Silvia Mancinelli
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Nessun branco, nessun omicidio. Il Tribunale del Riesame ha bocciato gran parte dell'impianto accusatorio della Procura capitolina sul delitto di Desirée Mariottini, trovata morta la notte tra il 18 e il 19 ottobre scorso nell'edificio abbandonato di via dei Lucani 22, nel quartiere di San Lorenzo. Al momento i giudici della Libertà si sono espressi sulle istanze di scarcerazione presentate dai legali di due dei 4 indagati: il nigeriano di 46 anni Chima Alinno, soprannominato Sisco, e il senegalese di 43 anni Brian Minteh, detto Ibrahim. Per entrambi gli immigrati irregolari, il Tribunale (composto da un collegio diverso, salvo la presenza dello stesso giudice relatore) ha deciso che non ci sono sufficienti elementi probatori per tenerli in carcere in merito alle accuse di omicidio volontario e stupro di gruppo. Mentre sussiste la necessità della reclusione cautelare in galera per i reati di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti e violenza sessuale ai danni della minore... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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