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Desirée, i verbali che inchiodano Marco

Un testimone: so che lui portava gli psicofarmaci. Domani la Procura chiederà al Gip la convalida del fermo

Valeria Di Corrado e Silvia Mancinelli
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«Il bulgaro mi ha detto che è stato un italiano, un certo Marco, a dare a Desirée le gocce e il mix facendole passare per metadone». Dopo che gli agenti della Squadra mobile hanno fermato (come anticipato da Il Tempo) il trentaseienne romano Marco Mancini, in possesso degli stessi psicofarmaci somministrati a Desirée Mariottini, assume un peso strategico la testimonianza di Narcisa L., una delle cinque ragazze sentite dagli inquirenti come persone informate sui fatti. Narcisa, nell'interrogatorio dello scorso 24 ottobre in questura, aveva precisato che, poche ore dopo la morte della sedicenne, aveva incontrato nel parcheggio di piazzale Tiburtino, a pochi metri da di via dei Lucani, il bulgaro Nasko, un altro dei testimoni...

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