Condannata dai romani
Oggi la sindaca rischia l'addio. Il pm: "10 mesi di carcere"
La richiesta di condanna per la Raggi è di dieci mesi. I romani ne hanno già scontati ventinove. Tanto è passato da quel 67% che ha spalancato le porte del soglio capitolino al MoVimento 5 Stelle, affidando il timone della Capitale d'Italia a Virginia Raggi. Ventinove mesi che possono concludersi oggi, alla lettura della sentenza che vede il primo cittadino imputato per falso per la nomina di Renato Marra, fratello di quel Raffaele dipinto come il vero sindaco ombra della giunta pentastellata e bollato poi come «uno dei ventimila dipendenti capitolini», il giorno dell'arresto. Ventinove mesi di inerzia kafkiana. E sì, perché da quel giugno 2016 ad oggi, i giorni di ordinaria amministrazione sono stati davvero pochi. Tanti, troppi invece gli inciampi, gaffes, indagini, rimpasti record di assessori, arresti, clamorose delibere annullate perché «scritte male», manutenzioni andate a... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI