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La Capitale è a un passo dal voto

Il sindaco di Roma Virginia Raggi

Susanna Novelli
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«In caso di condanna la Raggi si deve dimettere». Ad alzare l'assist è ancora lei, Roberta Lombardi, capogruppo M5S alla Regione Lazio, che non ha mai celato la sua «antipatia» per Virginia Raggi, o meglio, una sostanziale divergenza di vedute. Del resto il giorno del verdetto si avvicina: il 10 novembre è attesa la sentenza del processo che vede imputata per falso il sindaco di Roma in merito alla nomina di Renato Marra, fratello di Raffaele allora capo del Personale, alla guida del dipartimento Turismo. Una vicenda che ha messo in forte crisi il MoVimento e che solo l'intervento del leader maximo, Beppe Grillo, riuscì a far rientrare, con tanto di modifica del codice etico tanto caro, a seconda delle circostanze, ai 5 Stelle. Dimissioni «coatte» non più all'avviso di garanzia ma solo nel caso di condanna. E le probabilità che ciò accada sono relativamente alte. Nell'attesa dell'esame della Raggi, previsto il 23 e della convocazione richiesta dalla difesa del sindaco, di Raffaele Marra per il 25, domani sarà la volta di Maurizia Quattrone, responsabile dell'anticorruzione per la Squadra Mobile di Roma. La Raggi... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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