In mille sulla Salaria contro il Tmb: "Ci avete rotto i polmoni"
In strada per la chiusura dell'impianto dell'Ama
In mille hanno gridato: "Ci avete rotto i polmoni". Nonostante il maltempo, un migliaio di persone hanno manifestato in via Salaria all'altezza del civico 982 davanti all'impianto di trattamento meccanico biologico Tmb di proprietà dell'Ama per protestare contro i miasmi che tengono in ostaggio i cittadini di Fidene, Villa Spada e dei quartieri di buona parte del III Municipio di Roma. Con campanacci, fischietti e striscioni, i cittadini protestano perché da ormai sette anni sono costretti a chiudersi in casa in determinati orari della giornata, soprattutto in estate, per i miasmi che provocano bruciori e arrossamenti di occhi e gola. "No alla puzza, no al fetore che ci invade a tutte l'ore", è uno dei tanti slogan scritti su cartelli e striscioni. Al fianco dei cittadini il presidente del III Municipio, Giovanni Caudo, insieme a rappresentanti della Giunta e del Consiglio municipale e a parlamentari e consiglieri capitolini di opposizione. "Nel 2018 abbiamo avuto altri nuovi casi tumorali, noi crediamo che sia colpa del Tmb e della puzza perché una cosa del genere non era mai successa e non ci fermeremo finché non lo proveremo e non riusciremo a farlo chiudere", dice un manifestante. Il minisindaco Caudo: "Siamo tantissimi, nonostante la pioggia, ci abbiamo messo il cuore e abbiamo fatto qualcosa di straordinario: da oggi niente sarà più lo stesso. Questa manifestazione ha l'unico obiettivo di uscire dall'emergenza rifiuti che attanaglia il quadrante, e siamo qui davanti questo impianto che sembra più una fossa di rifiuti che un Tmb". Alcuni manifestanti, tra l'altro, denunciano che "oggi in corrispondenza della manifestazione l'Ama avrebbe provveduto a spruzzare sostanze deodoranti per evitare di sentire la puzza".