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A scuola l'ora obbligatoria di romeno

All'Istituto Corrado Melone corsi di lingua "per l'integrazione". La città si ribella

Valentina Conti
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L'Istituto comprensivo “Corrado Melone” di Ladispoli finisce nella bufera. Per cosa? Per l'istituzione di corsi obbligatori di lingua romena. Le critiche da parte dei genitori verso l' “obbligatorietà” hanno infiammato i social. “Chi ha iscritto i propri figli a frequentare la “Melone” sa bene che la nostra scuola ha come scopo fondamentale quella di generare pace, fratellanza e amore, ma queste possono nascere e progredire solo se esiste reciproca conoscenza”, ha evidenziato il dirigente scolastico, Riccardo Agresti. E Casapound è andata all'attacco. “Preside Agresti, lei dirige una scuola pubblica, pubblica(!), non un'associazione ideologica o di categoria. Non spettano a lei direzioni di politica sociale e di pseudo-integrazione. E poi, guardi, non se ne faccia un cruccio: grazie alle scellerate politiche contemporanee, i nostri ragazzi, a Ladispoli, il romeno lo sentono tutto il giorno per strada, lasci che almeno a scuola studino l'italiano!”, ci è andato giù pesante, Francesco Rossetti, responsabile di Casapound Italia Ladispoli. Rincarando la dose: “Se i corsi non fossero obbligatori, non... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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