baldo degli ubaldi
Vuole prendere la metro senza biglietto. Aggredisce donna-controllore e viene arrestato
Non c’è pace per i verificatori Atac che, ogni giorno, solo per fare il loro lavoro, rischiano di essere selvaggiamente aggrediti. L’ennesimo episodio è avvenuto intorno alle 15:30 di giovedì 13 settembre alla fermata della metropolitana linea A Baldo degli Ubaldi. L’aggressore, un italiano di 32 anni di origini capoverdiane, è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale dopo aver aggredito – facendola rovinosamente cadere a terra - un’operatrice di stazione Atac. L’uomo, sprovvisto del titolo di viaggio, aveva cercato di scavalcare il tornello ma è stato fermato dalla donna che, subito dopo, è stata aggredita. Una consuetudine che, nel mese di maggio, ha visto invece protagonisti due uomini, aggrediti questa volta da una donna per il solo fatto di averle chiesto il biglietto. "La gravissima aggressione avvenuta nei confronti di una dipendente Atac della Metro A Baldo degli Ubaldi, ad opera di un cittadino straniero, dimostra l'ennesimo e preoccupante episodio di illegalità che si ripercuote nei diversi quadranti di questa citta'. Nel far giungere la nostra solidarieta' alla lavoratrice dell'Atac per l'alto senso del dovere e il coraggio dimostrato anche subito dopo le percosse, dobbiamo puntare ancora una volta il dito verso l'emergenza sicurezza colpevolmente sottovalutata da questa amministrazione pentastellata". Lo dichiarano in una nota congiunta Francesco Figliomeni, presidente del gruppo Misto in assemblea capitolina, e Marco Rollero, presidente del Club delle Libertà per le politiche sociali e sicurezza di Forza Italia. "Da settimane - prosegue la nota - denunciamo episodi di illegalità diffusa commentando fatti di cronaca che si susseguono all'interno di aree di Roma lasciate completamente in balìa di se stesse, da settimane inoltre diversi cittadini ci segnalano vere e proprie migrazioni di rom che quotidianamente popolano le stazioni Metro di Roma". "E' doveroso intervenire in maniera rigorosa - affermano Figliomeni e Rollero - verso chi non accetta di vivere nella legalita'. Se queste persone si sentono in diritto di poter reagire aggredendo una lavoratrice in divisa, significa che l'arroganza e la prepotenza ormai dilagano e non hanno freno. Si faccia capire che Roma non e' dei rom, né di cittadini stranieri che non rispettano la illegalità, ma dei romani e di chi rispetta le regole della civile convivenza".