nella capitale

Il giallo dell'allarme sul Viadotto della Magliana. Ecco le carte segrete

Sigismondo Valente

Per il viadotto romano della Magliana «è consigliabile un declassamento del ponte limitando la carrabilità ai soli veicoli con massa a pieno carico non superiore a 3,5 tonnellate e limite di velocità a 50 hm/h». Avrebbe scritto così, il Corpo dei Vigili del fuoco, dopo aver realizzato, a marzo di quest'anno, un dossier fotografico sull'opera che attraversa il Tevere nel primo tratto "autostradale", di competenza capitolina. Ma è doveroso usare il condizionale perché lo stesso Corpo smentisce l'autenticità del documento, trasformando, alla luce dei fatti di Genova, il rischio potenziale di una struttura nevralgica per la Capitale in un inquietante mistero. E lo fa a distanza di sei mesi dal primo Sos, lanciato il 13 dicembre nel corso di un incontro a La Sapienza di Roma dall'ingegnere strutturista italiano, Remo Calzona, secondo il quale il viadotto, addirittura, non sarebbe mai stato collaudato... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI