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Dopo l'inchiesta del Tempo a Termini arriva la raccolta differenziata

I cassonetti della stazione Termini prima e dopo l'inchiesta de Il Tempo

Prima si raccoglieva solo l'indifferenziato ma dopo la nostra denuncia compaiono i sacchetti per la plastica e la carta

Alessandro Migliaccio
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Finalmente nella stazione Termini si fa la raccolta differenziata. Era il 2 luglio quando “Il Tempo” documentò con tanto di video e foto come, nello scalo ferroviario principale della Capitale, nonostante fossero presenti i cestini per la differenziata, fosse impossibile separare i rifiuti a causa dell'assenza degli appositi sacchetti per la raccolta della carta e della plastica. In quasi tutti i cestini, infatti, inspiegabilmente venivano collocati solo i sacchetti dell'indifferenziato, lasciando vuoti gli spazi riservati alla raccolta della plastica e della carta. Una situazione che costringeva i tantissimi turisti e passeggeri che transitavano dalla stazione Termini a lasciare i rifiuti di plastica e di carta sopra ai cestini pur di non mischiarli nell'indifferenziato. Ovviamente c'era pure chi, avendo fretta e non trovando i sacchetti di colore diverso, gettava plastica e carta nell'indifferenziato. Una brutta figura per la città agli occhi dei turisti, senza ombra di dubbio, ma anche un danno ambientale se si considera la mole di persone che transitano per la stazione Termini e quindi che producono rifiuti ogni giorno. Finalmente, infatti, dopo l'articolo di denuncia del nostro giornale, non si assiste più alle scene imbarazzanti dei turisti che cercano il sacchetto della carta o della plastica e non lo trovano ma, al contrario, adesso in tutti i cestini è possibile differenziare i rifiuti. Cosa che, invece, non è ancora possibile fare nelle strade di Roma dove esistono solo i cestini dell'indifferenziato. Infatti, in strada ci sono solo i cassonetti grandi della differenziata ma sono pochi e non sono nemmeno presenti in tutte le vie. Per i tantissimi turisti che visitano la città esistono solo i cestini generici in cui gettare tutta la spazzatura insieme: che si tratti di scarti alimentari, di carta, di plastica o di vetro. Se si vuole fare davvero la raccolta differenziata, non si può non considerare l'enorme flusso di spazzatura prodotta ogni giorno in strada dai cittadini e dai turisti. Lo scenario è paradossale: la gente separa i rifiuti ma poi non può depositarli in diversi sacchetti in quanto in strada si trovano solo i cestini misti in cui va a finire qualsiasi materiale. Non è difficile, infatti, vedere bottiglie di plastica o vetro o bicchieri di carta ammassati o appoggiati accanto o sopra ai cestini presenti sui marciapiedi. Cittadini e turisti vorrebbero separare i rifiuti ma, di fatto, è impossibile. L'unica soluzione ecologica sarebbe quella di portarsi dietro la spazzatura per poi gettarla nei cassonetti grandi della differenziata che, però, soprattutto nel centro storico, sono presenti solo in poche strade e quando ci sono, spesso, sono già pieni di immondizia. Invece, una città come Roma potrebbe e dovrebbe essere dotata di cestini per la differenziata anche in strada e nelle aree pedonali, così come avviene nelle altre capitali europee ma anche in altre città italiane come Milano e perfino in piccoli centri come Cassino o Savona. Si spera che prima o poi il sindaco Virginia Raggi intervenga così come accaduto alla stazione Termini, facendo posizionare sui marciapiedi i cestini per la raccolta differenziata e dando, così, la possibilità ai romani e ai turisti di dividere i rifiuti quando sono in strada.  

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