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Vaccini, Barillari choc: "La politica prima della scienza". E il MoVimento si dissocia

Davide Barillari

Casaleggio contro i no vax: "Nessun passo indietro sull'obbligo"

Silvia Sfregola
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Sui vaccini si consuma lo strappo interno al Movimento 5 Stelle. Il tema è caldo, l'eco delle polemiche sollevate dalle opposizioni per la scelta di rinviare di un anno l'obbligo di presentare la documentazione sul piano vaccinale per l'accesso dei bambini alla scuola dell'infanzia e nei nidi, contenuta nel Milleproroghe, è ancora alta e avere 'grane' interne al mondo pentastellato è l'ultima cosa di cui avevano bisogno Di Maio e i suoi. Già era stato 'traumatico' accettare che Elena Fattori, senatrice Cinquestelle, avesse votato in dissenso dal gruppo sul punto, e che la vicepresidente del Senato, Paola Taverna, fosse finita sotto 'inchiesta' del Consiglio di presidenza di Palazzo Madama per un intervento accorato in aula: ora serviva proprio un periodo di decompressione, per far scemare il clamore. Non era della stessa idea, però, il consigliere regionale del Lazio, Davide Barillari, che sui vaccini più volte è andato allo scontro con il centrosinistra e gli esponenti della maggioranza di Nicola Zingaretti alla Pisana. Su Facebook, infatti, si è prodotto in una lunga invettiva contro i medici, sostenendo in sostanza che "la politica viene prima della scienza" e che "i politici devono ascoltare la scienza, collaborare, non farsi ordinare dalla scienza cosa è giusto e cosa è sbagliato, accettando le parole della scienza mainstream come dogmi religiosi". Finora nessuno dai "piani alti" era mai andato a sindacare ciò che dichiarava o scriveva sui suoi canali di comunicazione il portavoce grillino. Stavolta però deve aver valicato un limite enorme, perché a intervenire è stato addirittura Davide Casaleggio, il presidente dell'Associazione Rousseau, che ha scelto il 'Blog delle stelle' per mandare un messaggio diretto a Barillari e a chiunque la pensi come lui. "Il Movimento 5 Stelle prende totalmente le distanze dalle dichiarazioni del consigliere regionale del Lazio. La linea del M5S sui vaccini è quella messa nero su bianco nel contratto di governo votato dagli iscritti e portata avanti dal ministro della Salute, Giulia Grillo". Ovvero, nessun passo indietro sull'obbligo, ma più informazione per i cittadini. Anche se dalla maggioranza nessuno nasconde che l'intenzione di mettere mano alla legge Lorenzin esista. Ne parla da mesi la Lega di Matteo Salvini, ne ha fatto un cavallo di battaglia il Movimento 5 Stelle di Di Maio. Ma anche per loro, a quanto pare, esiste un filo spinato oltre il quale chi osa provare a 'scavalcare' il recinto rimane impigliato. Con le mani sulla tastiera, nel caso di Barillari.

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