Dopo lo stop di Strasburgo
Schiaffo di Salvini all'Europa: sgomberato il Camping River
Sgomberato il Camping River a Roma. Poco dopo le 7 del mattino è arrivato lo schiaffo di Matteo Salvini all'Europa che aveva chiesto di sospendere fino a venerdì la decisione del Campidoglio di sgomberare l'insediamento dei nomadi sulla Tiberina. Pochi minuti prima delle sette i vigili urbani, guidati direttamente dal comandante, Antonio Di Maggio, si sono presentati in gran numero al River per mettere i sigilli alla struttura una volta per tutte e liberarla dagli occupanti abusivi e illegali. Carabinieri e Polizia al momento in un primo momento sono rimasti nelle retrovie, in attesa di intervenire qualora salisse la tensione. Centinaia di uomini impegnati in un'operazione che farà discutere anche perché, mentre lo sgombero sta avendo luogo, alcuni rom hanno contattato le associazioni e gli avvocati che hanno ottenuto la richiesta di stop direttamente dalla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. Proprio ieri al vertice per la sicurezza con il sindaco di Roma, Virginia Raggi, il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, aveva detto: "Non sarà la Corte europea di Strasburgo a bloccare la soluzione di un problema di ordine pubblico". Ecco la cronaca di chi ha seguito, unico cronista presente a venti metri di distanza dall'ingresso del Camping, tutte le operazioni sin dall'inizio. ORE 4.50 Arrivo al Camping. Sono presenti due vetture della Polizia locale di Roma Capitale: sono i Vigili Urbani che hanno svolto il turno di notte di controllo al campo. ORE 5.40 Esce un furgone. I Vigili lo fermano, lo aprono, controllano i documenti degli occupanti poi lo lasciano andare. ORE 6.00 Arrivano le prime auto dei Vigili. Sono tutte auto civetta. Inizia il concentramento delle forze.Prima gli uomini del Pronto Intervento Centro Storico, poi quelli del Gruppo Traffico, quindi il Gruppo Sicurezza Sociale Urbana e poi via via tutti gli altri. Fino alle 7 è continuato il raggruppamento degli agenti, non meno di 250 unità con un centinaio di macchine, un paio di furgoni. ORE 6.30 Arriva il comandante generale del Corpo, Antonio Di Maggio. Arrivano anche i mezzi e gli uomini dell'Ama. Per ora ci sono tre furgoni leggeri. Nelle retrovie è dislocato un camion pesante, una ruspa meccanica e un altro furgone adibito alla messa in sicurezza e al trasporto di eventuali bombole di gas. Arriva anche il Dipartimento Servizi Sociali. ORE 6.45 Il comandante Di Maggio e un primo distaccamento entra nel campo, insieme al personale della Sala Operativa sociale del Campidoglio. Iniziano le trattative per convincere gli occupanti a lasciare la struttura. I Vigili che, nel frattempo sono arrivati in forze (non meno di 250-300 agenti), iniziano un briefing nell'area parcheggio. ORE 7.00 La mediazione non sembra aver raggiunto risultati. I vigili entrano in forze nel campo. ORE 09.00 Una ventina di persone - secondo quanto trapela - avrebbero accettato l’assistenza offerta dal Campidoglio e ora starebbero preparando le valige. Non si registrano episodi di particolare tensione. Altre persone ora stanno discutendo con i funzionari comunali ed è possibile che il numero degli assistiti sia destinato ad aumentare. Ricordiamo che all’interno del campo vivono circa 150 persone e che i moduli alloggiativi (le cosiddette “casette”) erano già state rimosse nelle scorse settimane quando era stata presa la decisione di sgomberare il campo per i gravissimi problemi igienico-sanitari e a seguito di una sentenza del Tribunale di Roma. ORE 09.45 Piccoli momenti di tensione ma, tutto sommato, lo sgombero sembra procedere con relativa calma. Si vedono alcune famiglie che stanno terminando di preparare i bagagli in attesa del trasferimento. Tanti i bambini. Sono arrivati i volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA) ma si attende l’arrivo dei veterinari per prendere in custodia “numerosi animali” domestici. Il problema è che, da quanto risulta, il canile comunale della Muratella è pieno. È in corso lo sgombero del campo Rom Camping River di Roma. Legalità, ordine e rispetto prima di tutto!https://t.co/0lrPhjHTlO pic.twitter.com/9GII9EWwz5— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 26 luglio 2018 ORE 11.30 Finalmente i giornalisti vengono fatti avvicinare e lo sgombero, che fino ad ora era risultato tranquillo, improvvisamente si anima a favore di telecamere. Uomini, donne e, soprattutto, bambini si avvicinano a chiunque abbia una telecamera, un microfono, una macchina fotografica per protestare: “siamo nati in italia - dicono - i nostri figli sono italiani, sono vaccinati. Ora dove andiamo?”. Alla fine, dei 150 abitanti stimati come residenti nel campo, e mancavano all’appello almeno una ventina. E sono fra 20 e 30 le persone che hanno accettato L’offerta di ospitalità avanzata dal Campidoglio. Rimane aperta la questione del dove saranno collocate o andranno le altre 70/80 persone che non hanno accettato l’assistenza della Sala Operativa Sociale del Comune e che sono state sfrattate dalle strutture del campo. ORE 12.00 Alcuni Rom accusano: “Trattati come animali”, “Ci hanno buttati fuori, non ce lo aspettavamo perché c'era la sospensione. Ora non sappiamo dove andare, resteremo qui”. “Questa mattina sono venuti per buttarci fuori, ci hanno detto 'buoni uscite fuori'. C’è stata violenza, hanno messo le mani addosso alle donne con spinte e usato lo spray al peperoncino su una signora, mi pare. Qualcuno è uscito volontariamente, qualcuno è svenuto, le donne strillavano”. La replica è affidata al comandante dei Vigili, Antonio Di Maggio: “Tutto si è svolto nella massima regolarità, le persone sono state invitate ad uscire e non abbiamo usato nessuna forma di coazione fisica, vuol dire che non abbiamo usato manette, né allontanato le persone con la forza, non abbiamo usato spray al peperoncino né armi da fuoco, né manganelli, che peraltro non abbiamo. Abbiamo usato la forza del convincimento ad uscire, cosa che le persone hanno fatto”. ORE 18.40 Le agenzie battono che la Corte europea dei diritti umani "ha deciso che l'Italia può sgomberare i tre abitanti del Camping River che si erano rivolti a Strasburgo" chiedendo di fermare la loro evacuazione dal campo, viste le loro condizioni di salute. L'ha dichiarato la stessa Corte. La decisione, secondo quanto si apprende, è frutto delle informazioni ricevute dal governo e dal legale dei tre circa l'offerta di alloggio presso le strutture della Croce Rossa. Offerta che è stata accettata dai tre. ORE 21 Coda pesante per lo sgombero del Camping River. Poco dopo le 20 un gruppo di una cinquantina di nomadi che non aveva accettato l’assistenza alloggiativa offerta stamani dal Campidoglio, ha tentato di rientrare all’interno della struttura chiusa con Ordinanza del Sindaco per ragioni igienico sanitarie. Il cancello esterno è stato divelto e il contingente di una ventina di agenti della Polizia locale di Roma Capitale che erano di guardia è stato aggredito. Un Vigile è stato colpito al volto da un mattone lanciato da una nomade e, ferito a un occhio, ed è stato ricoverato al Sant’Andrea dove dovrà essere suturato. Il sindaco, Virginia Raggi, è stato immediatamente informato dell’accaduto dal comandante generale del Corpo, Antonio Di Maggio, che dice: “Questi sono soggetti particolarmente violenti nei confronti degli agenti e devono essere immediatamente allontanate. Esprimo vicinanza e solidarietà al collega aggredito”.