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"Nuovi mezzi Cotral senza cinture di sicurezza"

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L'associazione RomaNuova: "Le vetture extraurbane Atac, vecchie di 15 anni, sono state adeguate. I nuovi veicoli Cotral, no. E non tutti sono accessibili ai disabili"

Fernando M. Magliaro
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Almeno in una cosa, pare che Atac riesca a superare Cotral: le cinture di sicurezza per i passeggeri sulle vetture che effettuano servizio extraurbano. Perché Atac, pur avendo una flotta vecchia come l'Arca di Noè, le cinture le ha fatte installare sui propri veicoli. Mentre Cotral, che la flotta l'ha appena rinnovata acquistando centinaia di vetture dalla polacca Solaris, invece le cinture non le ha. E arrivano anche le multe.  La denuncia arriva dall'Associazione RomaNuova che, con il suo presidente Antonello Palmieri, spiega: “Lascia interdetti la scelta della Regione Lazio di rinnovare il parco mezzi Cotral, acquistando centinaia di pullman senza cinture di sicurezza. I grandi bus, realizzati da una ditta polacca, sono stati multati in provincia di Viterbo dalla polizia stradale. Dopo il ricorso dell'azienda, la questione è finita davanti al giudice di pace che ha dato ragione al Cotral. Ma probabilmente la parola fine non è stata ancora scritta. La problematica, finora passata sottotraccia, come tutte le questioni calde che riguardano il Lazio (chissà perché, poi), è destinata a salire alla ribalta. Tra l'altro, solo una ridotta percentuale dei pullman è accessibile alle persone con disabilità. In caso di bisogno, se ne deve prenotare uno specifico”. Insomma, secondo Palmieri si preannuncia una lunga trafila di multe a Cotral e ricorsi alla giustizia: “Mentre c'è molta attenzione sui mezzi pubblici romani, quasi per nulla si parla dei problemi dei pendolari che si muovono sui pullman e sui treni regionali. Ebbene, per paradosso, i bus dell'Atac che effettuano lunghe percorrenze, ad esempio su Aurelia, Boccea, Cristoforo Colombo e Pontina, hanno in dotazione le cinture di sicurezza per i passeggeri. Sono vecchi, i bus, anche di 15 anni, però sono stati modificati in base alle normative, anche per prevenire fastidiosi ricorsi sulle interpretazioni delle stesse. La Regione Lazio, invece, ha rinnovato il parco mezzi, sorvolando, però, sulla questione delle cinture e, in parte, anche sulle esigenze delle persone con disabilità. Una scelta che a nostro parere meriterebbe un approfondimento”, ha concluso Palmieri.  

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