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Dopo le pecore la Raggi "assume" le api anti-smog

Dieci postazioni di alveari per ottenere dati scientifici

Francesca Mariani
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Dopo le pecore tosaerba la Raggi «assume» le api. L'insetto italiano vigilerà sulla biodiversità e sulla qualità dell' aria della Città Eterna. Ecco cosa sta emergendo dal progetto Apincittà: una rete coordinata di alveari, dislocata in luoghi strategici e grazie ai quali si potranno acquisire dati scientifici. Si parla di censimento della biodiversità cittadina, di servizio di impollinazione, di monitoraggi mirati sull' inquinamento dell' aria, di ricerche su effetti indesiderati a danno delle api e della salubrità dei prodotti dell' alveare. Il progetto prevede di mettere a sistema i piccoli ma numerosi allevamenti di api che ci sono a Roma, creando fin da subito una rete di dieci postazioni per gran parte già presenti nel Centro Storico o di prossima installazione... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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