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Autodemolitori in Campidoglio contro il sindaco

Battaglia sulle autorizzazioni

Augusto Parboni
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Anche gli autodemolitori sono scesi in piazza contro il sindaco di Roma Virginia Raggi. Fischietti e magliette bianche con la scritta blu «autodemolitori senza lavoro. Grazie sindaca». Un centinaio di proprietari e lavoratori degli autodemolitori romani hanno protestato stamattina sotto palazzo Senatorio. Al centro delle rivendicazioni la mancata proroga delle autorizzazione per le attività, rinnovate in proroga dopo l'accordo di programma del 1997 e scadute ieri. Un tema che a sentire Mario Di Nunzio, presidente Arder (associazione romana demolitori e rottamatori) riguarda tutti. «Tutti gli autodemolitori eccetto uno sono in proroga - spiega - con l'obbligo di delocalizzazione e l'obbligo per il Comune di trovare dell'area» . «Per questo - aggiunge Di Nunzio - sono loro gli illegali perché non hanno trovato le aree dove portare le aziende». Gli autodemolitori infatti sono disponibili alla delocalizzazione. Afferma Anselmo Calò, presidente dell'associazione demolitori auto (Ada): «La delocalizzazione noi l'abbiamo accettata nel '97 con l'accordo di programma, ma il Comune non ha mai trovato le aree. Il problema è dell'amministrazione che non ha mai fatto nulla per il trasferimento, e di fatto con la mancata proroga chiude tutti gli autodemolitori romani. Le aree che il Comune aveva individuato all'interno dell'accordo di programma devono essere messe a disposizione delle aziende». «Noi - conclude Calò - paghiamo la responsabilità di 20 anni di amministrazioni capitoline. Tutte, senza distinzione di colore». 

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