Due bombe a mano e 28 colpi di fucile contro la casa di un imprenditore, 3 arresti tra Roma e Latina
Le accuse sono tentato omicidio, estorsione, usura con metodo mafioso
I Carabinieri del Gruppo di Frascati hanno eseguito fra Roma e Latina 4 provvedimenti restrittivi, emessi dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, in concorso fra loro e con ruoli diversi, di tentato omicidio, estorsione, usura ed altri reati, tutte condotte poste in essere con l'aggravante del metodo mafioso ex art. 416 bis. Le indagini, condotte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati con l'ausilio della Compagnia Carabinieri di Pomezia, sono state avviate nell'estate del 2016 in seguito ad un vero e proprio attentato attuato a Pomezia, località Torvajanica, a danno di un imprenditore del posto, mediante l'esplosione di almeno 28 colpi sparati con un fucile automatico all'indirizzo della villa in cui era presente l'uomo con la propria famiglia. Le indagini hanno permesso di ricostruire che l'evento rappresentava solo l'ultimo di altri episodi posti in essere, fra il 2012 ed il 2016, all'indirizzo della stessa vittima e di un altro imprenditore, domiciliato all'epoca ad Aprilia, con il quale l'uomo era in società all'interno di un'importante azienda nel settore dell'elettronica. I fatti più gravi si sono svolti a Torvajanica, nel 2015 mediante il lancio di due bombe a mano e nel 2016 attraverso l'esplosione di ben 28 colpi di fucile, quest'ultimo l'unico evento che è stato denunciato.