l'inchiesta & i grillini
Stadio, Casaleggio a Roma smentisce la cena con Lanzalone
La bufera non si placa e nel Movimento 5 Stelle ci si aspetta di tutto, anche un supplemento di inchiesta. La tensione è a fior di pelle tra i pentastellati dopo lo scandalo sullo stadio della Roma, bandiera della propaganda di Virginia Raggi, che in poche ore si è trasformata in una vera e propria tegola. Arginare gli effetti negativi e rilanciare il profilo convincente, che ha portato a quasi il 33 per cento alle elezioni politiche: è questo l’imperativo di Luigi Di Maio, che ha trovato il sostegno anche di Davide Casaleggio. Il presidente della fondazione Rousseau, a Roma per il suo City Lab, si dice «molto fiducioso nel modo in cui il Movimento 5 Stelle sa gestire le situazioni problematiche». E in merito a Luca Lanzalone, su cui indiscrezioni parlano di una cena per stabilire le nomine nel governo giallo-verde, si tira fuori: «È vero ero nello stesso ristorante l’altra sera dove era Lanzalone ma lui era a un altro tavolo e l’ho salutato». Non smentisce però il rapporto con l’avvocato, molto vicino alla stessa Fondazione: «Io l’ho conosciuto dopo la sua esperienza a Livorno dove ha fatto un ottimo lavoro e per quello è stata una scelta naturale fargli portare avanti un’attività anche su Roma». Sull’altra figura al centro dell’inchiesta sullo stadio giallorosso, Luca Parnasi, invece Casaleggio taglia corto: «Non l’ho mai incontrato». Per il capo politico pentastellato la situazione è comunque complicata, serve uscire dall’angolo e recuperare terreno sulla Lega. Troppo protagonista in questo esecutivo. Dopo aver suonato la carica a viceministri e sottosegretari in quota 5Stelle, Di Maio pensa quindi alle prossime mosse per rilanciare il partito e la sua figura, al momento sotto l’ombra dello strabordante Salvini. Primo passo far ripartire la trattativa sull’Ilva. In qualità di ministro dello Sviluppo Economico, infatti, Di Maio ha intenzione di rimettere in moto la macchina. Tra lunedì e martedì giugno il titolare del Mise avrà quattro incontri con i sindacati metalmeccanicicon il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci (Pd), con le associazioni ambientaliste e con Arcelor Mittal, la multinazionale dell’acciaio, big mondiale siderurgico, che a giugno del 2017, tramite la controllata Am Investco, ha vinto la gara per l’aggiudicazione degli asset di Ilva in amministrazione straordinaria. L’idea è quella di prorogare la gestione dei commissari per altri tre mesi dopo fine giugno e di assicurare ad Ilva la provvista finanziariaria - dai 50 ai 70 milioni - per superare l’estate. Al momento infatti senza investitori, Ilva non ha la disponibilità per il pagamento degli stipendi di luglio. Altro capitolo quello del reddito di cittadinanza, «non messo da parte» assicura Di Maio, ma certamente ridimensionato nel quadro generale. Il petastellato vorrebbe inserirlo nella legge di bilancio, che dovrà essere presentata entro ottobre e conta sul ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che sta lavorando a dossier sul quadro economico. In base al prospetto che gli sarà consegnato, Di Maio ha pronte tre proposte sul reddito di cittadinanza o reddito di dignità, sperando che dalle grandi partite, che si giocheranno a livello europeo dei prossimi mesi, si riesca a ottenere più margini di bilancio per realizzarlo.