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Mostra la pistola al medico e parte un colpo: ucciso un 69enne

Silvia Mancinelli
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«Era andato a farsi prescrivere delle ricette. La ricetta a vita gli ha fatto». Nino Randazzo è un uomo minuto che fa avanti e indietro davanti allo studio medico dove suo fratello Gaetano è morto per un caso tragico, sfortunato, incredibile se non ci fosse il corpo ancora a terra a dare materia aun incubo. Alle 17,15 di ieri la vittima, 69 anni originaria di Palermo, è andata a piedi da casa all' ambulatorio al 1640 di viale Palmiro Togliatti. Deve fare un' ecografia per un piccolo problema ai reni, per questo cammina avanti e indietro dalla sala d' attesa al bagno per bere acqua. Il dottor Paolo Episcopo, che è da sempre il suo medico di base, sta ricevendo Fabian Manzo, romano di 39 anni che deve rinnovare il porto d' armi e per questo deve sottoporsi alla visita di routine. È una guardia giurata, e ieri pomeriggio aveva con sé l' arma d' ordinanza, una Glock 19 calibro 40. Secondo una prima ricostruzione della dinamica, sembra che il medico, incuriosito dal modello insolito della pistola, abbia chiesto al paziente di mostrargliela: a quel punto sarebbe partito un colpo che ha bucato il muro di cartongesso dello studio, centrando Gaetano Randazzo alla scapola sinistra. La vittima, che era in piedi nella sala d' attesa insieme ad altri pazienti, si accascia a terra morendo di lì a pochi secondi. Il proiettile, uscito trasversalmente dal pettorale destro, gli ha bucato il cuore... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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