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I 140 anni del Conservatorio di Santa Cecilia in un concerto

Nella sala di via dei Greci l'evento sostenuto da Fiera di Roma

Damiana Verucci
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L'incontro tra il presidente del Conservatorio di Santa Cecilia, Adolfo Vannucci, e l'Amministratore Unico di Fiera Roma, Pietro Piccinetti, ha creato un sodalizio davvero inatteso. Fatto di musica, di arte, di internazionalizzazione, sfruttando tutte le potenzialità della Capitale. A partire proprio da quella della lunga e gloriosa vita del Conservatorio di Santa Cecilia. Centoquaranta anni e una missione: formare e specializzare in campo musicale artisti diventati celebri. Gli ex allievi non si contano: da Ennio Morricone ad Anna Magnani, passando per Beniamino Gigli, Mariella Davia, Goffredo Petrassi. Quella del 22 maggio è stata una serata dai tanti significati. Nella prestigiosa sala di via dei Greci 300 invitati scelti, tra i quali il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti e il neo assessore capitolino al commercio, Carlo Cafarotti, hanno potuto assistere ad un concerto di due ore sostenuto da Fiera di Roma, che ha spaziato da Mozart a Debussy passando per Morricone e Ravel. Interessante la presentazione del volume “Storia del Conservatorio di Musica Santa Cecilia”, scritto da Domenico Carboni, storico bibliotecario dell'Istituto e che delinea il profilo di una Scuola unica nel suo genere, che ha preceduto l'esibizione dell'orchestra. “Il livello musicale del Conservatorio è tale – spiega il presidente Vannucci - che tutto il mondo lo conosce e tutto il mondo lo richiede per delle tournée senza sosta”. 

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