è il sesto addio
La Giunta Raggi perde un altro pezzo, lascia anche l'assessore alle Partecipate Gennaro
L'assessore al coordinamento delle Partecipate, Alessandro Gennaro lascia la giunta. Ad annunciarlo è il sindaco di Roma Virginia Raggi in occasione di un punto stampa in Campidoglio. "Si tratta di una sua scelta, presa in autonomia e per ragioni personali" ha spiegato il primo cittadino che ha sottolineato come "abbiamo assistito a un vero e proprio sciacallaggio mediatico, si è parlato di incomprensioni e incompatibilità caratteriali che non ci sono mai state". Con l’addio di Alessandro Gennaro sale a 6 il numero degli assessori che hanno lasciato la giunta di Virginia Raggi, tra questioni giudiziarie, divergenze politiche e vicende personali. Prima del titolare delle Partecipate, avevano abbandonato Marcello Minenna, Paola Muraro, Paolo Berdini, Massimo Colomban e Adriano Meloni. Mentre ad Andrea Mazzillo e Raffaele De Dominicis sono state ritirate le deleghe al termine di controversie politiche e amministrative. Sono quindi 8 gli assessori a esser transitati e già usciti dalla giunta Raggi nel corso dei due anni trascorsi dall’insediamento in Campidoglio, tutti tra l’altro con deleghe di peso. La difficoltà sulle nomine di fatto ha caratterizzato tutto il primo anno di giunta. Sono uscite dalla giunta quasi tutte le personalità di maggiore peso e autorevolezza, e con più autonomia rispetto alle scelte politiche del Movimento, e sono state spesso rimpiazzate da tecnici meno conosciuti ma maggiormente legati al progetto politico a 5 stelle. Lo stesso Gennaro ha prima lavorato nello staff del primo assessore alle Partecipate, Colomban, per poi subentrargli 8 mesi fa, mantenendo però sempre un profilo mediatico quasi assente. Ora la delega alle Partecipate potrebbe andare al titolare del Bilancio, Gianni Lemmetti, chiamato la scorsa estate dalla giunta pentastellata di Filippo Nogarin a Livorno proprio per la sua esperienza in materia di concordato preventivo. I problemi nel creare una classe dirigente politica e amministrativa legata alla giunta hanno riguardato anche le aziende. In Atac in due anni si sono succeduti, alla guida, prima Marco Rettighieri, subito dimissionario, poi l’amministratore unico Manuel Fantasia, quindi il super manager venuto da Milano Bruno Rota e infine l’attuale Paolo Simioni, che somma le qualifiche di presidente, amministratore delegato e direttore generale. In Ama invece la governance ha visto avvicendarsi il dg Stefano Bina, poi l’amministratore unico Antonella Giglio e ora l’azienda è guidata da Lorenzo Bagnacani. Resta ancora vacante invece il ruolo di capo di gabinetto del Campidoglio, mai rimpiazzato dopo l’addio burrascoso di Carla Romana Ranieri a settembre 2016.