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Dallo zafferano all'artigianato, a Testaccio ci sono i Tipicamente Aquilani

Oggi e domani alla Città dell'Altra Economia

Valentina Conti
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Dal pane di Solina allo zafferano dell'Aquila fino ai formaggi di Campotosto arrivando all'arte del “tombolo” sul fronte artigianato. Una vetrina per rilanciare le aree cratere del comprensorio aquilano. Oggi e domani alla Città dell'Altra Economia di Roma, a Testaccio, in scena “Tipicamente Aquilani”, mostra mercato che vuole rappresentare il momento clou di un percorso avviato per dare nuovo slancio turistico al territorio aquilano, facendo conoscere le eccellenze, la storia e le tradizioni di una terra ricca di bellezze naturalistiche e ambientali. Giornate ricche di eventi, di animazioni per i più piccoli, in cui sarà possibile scoprire e gustare i veri tesori di tale comprensorio rappresentanti dai loro produttori, veri paladini di una terra pregiata. Un progetto cofinanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, promosso dal Gal (Gruppo di Azione Locale) Gran Sasso Velino, organizzatore no-profit con sede all'Aquila che coinvolge realtà economiche e amministrative al fine di favorire una crescita integrata della zona. “Grazie ai nostri tecnici, abbiamo pensato a questo progetto che vuole promuovere il territorio - dove esistono vere 'bomboniere' piene di eccellenza - valorizzando le nostre produzioni. Un modo concreto per risollevarci”, ha detto Paolo Federico, amministratore Gal Gran Sasso Velino, nel corso dell'educational con la stampa in cui è stato proiettato anche un video sugli itinerari proposti. “La storia dei nostri prodotti – ha aggiunto Raffaele Cavallo, segretario regionale Slow Food Abruzzo e Molise – è segmentata da secoli di tradizione e savoir-faire contadino. Nell'area della città e della provincia dell'Aquila esistono ben 9 presidi Slow Food”.

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