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Raid Casamonica, arrestati due picchiatori. Gli altri due ricercati si sono costituiti

La disabile aggredita: "Ribellatevi, non fatevi trattare così"

Andrea Ossino
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Due Casamonica in manette e i fratelli Di Silvio che si costituiscono quando ormai erano braccati. È scattato oggi il blitz della squadra mobile contro gli esponenti del clan che la domenica di Pasqua hanno aggredito una ragazza disabile e un barista per saltare la fila al bancone. Perquisizioni sono tutt'ora in corso. A indagare è la Direzione Distrettuale Antimafia. Gli inquirenti, durante l'operazione, hanno fermato due Casamonica che avrebbero avuto un ruolo nel pestaggio. I fratelli Di Silvio, due dei tre protagonisti del video dell'orrore, si sono invece presentati alle forze dell'ordine quando hanno capito che per loro ormai non c'era scampo. “Se chiami la polizia ti ammazziamo”, avevano minacciato. Ma la giovane non si è lasciata intimidire: “Nessuno è intervenuto perché hanno paura di ritorsioni. Io quel giorno, quando sono riuscita a uscire dal bar, ho detto a tutti: "Ribellatevi, non fatevi trattare così", spiega adesso.  Ancora: "Marian (il titolare del bar ndr) è stato l'unico che mi ha soccorsa e mi ha consigliato di andarmene, perché per lui sarebbero tornati. Ed è stato così. Il tempo di chiamare il 113 e quelli erano di nuovo lì. Hanno rotto la vetrina, sfasciato tutto e l'hanno picchiato. Gli hanno detto "qui comandiamo noi, questa è zona nostra" ma "io e Marian abbiamo denunciato. Loro hanno rimesso in piedi il locale, continuano a lavorare nonostante le minacce. Io proseguo per la mia strada. Ho una famiglia da proteggere, mia mamma anziana, quattro nipoti e la vita qui è difficile, regna la violenza, ma bisogna avere il coraggio di ribellarsi". Poi conclude: "qualche settimana fa, per caso, li ho incontrati. Proprio quei due che mi hanno picchiata. Sanno che li ho denunciati, ma io non mi sono messa paura, sono andata avanti dritta e a testa alta".

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