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Rifiuti pericolosi all'aperto. La Terra dei fuochi di Roma

Un anno dopo il maxi-rogo della Eco X nessun intervento. Zero bonifiche e tonnellate di immondizia "dubbia". Residenti furiosi

Silvia Mancinelli
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Ei fu, Eco X. Divorato da un terribile incendio, il 5 maggio di un anno fa, e oggi (siccome) immobile, imbalsamato dalla cenere insieme alle 8.500 tonnellate di immondizia di incerta natura. Ciò che resta dell'impianto di smaltimento e trattamento dei rifiuti al km 33.381 di via Pontina Vecchia - ad oggi sotto sequestro - è uno scheletro di cemento enorme, annerito e mai messo in sicurezza. La recinzione è facilmente scavalcabile, la rete rotta in più punti, e la distesa di rifiuti che i cittadini avevano già denunciato mesi prima che prendesse fuoco, adagiata sul terreno tra macchinari bruciati e carcasse di attrezzi anneriti. BONIFICA MAI AVVENUTA RILEVAZIONI ARPA AL PALO Il 23 maggio 2017, tre settimane dopo il rogo, l'allora sindaco di Pomezia Fabio Fucci incontrò il procuratore capo di Velletri, Francesco Prete, titolare delle indagini su Eco X: «Il procuratore ha accolto le mie preoccupazioni e richieste rispetto alla situazione legata alla bonifica del sito - scriveva sul sito del Comune il primo cittadino grillino - e ha assicurato che cercherà di ridurre il più possibile i tempi per gli accertamenti tecnici necessari all'attività investigativa. La bonifica potrà partire non appena verrà effettuato il dissequestro del sito». Il 17 agosto diffidò i legali rappresentanti dell'azienda Eco-x e dell'azienda Eco Servizi per l'Ambiente ad attuare la completa bonifica dell'area, chiedendo quindi alla Regione di intervenire. Nulla di tutto ciò è stato fatto e l'Arpa Lazio, contattata da Il Tempo , chiarisce: «Il sito è tuttora sotto sequestro, quindi noi non possiamo fare alcun tipo di controllo se non su specifica richiesta da parte dell'autorità giudiziaria, che non ci ha chiesto ulteriori interventi oltre a quelli fatti l'anno scorso, nel periodo dell'emergenza e in quello immediatamente successivo»... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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