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A 22 anni trovato morto dalla madre

Silvia Mancinelli
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Giallo nel quartiere romano dei Parioli dove un 22enne è stato trovato morto in casa dai genitori. Sul petto aveva scritto in lettere rosse «Mi hai lasciata sola, mi vendicherò». È successo nella tarda mattinata del primo maggio, in viale di Villa Grazioli: a trovare il ragazzo, nella camera in cui aveva dormito, i genitori che agli agenti hanno raccontato che era rientrato la sera prima in casa con la fidanzata. I due giovani, entrambi con problemi di droga, si erano conosciuti in una comunità di recupero per tossicodipendenti. Quando i genitori hanno trovato il figlio per lui non c'era già più nulla da fare, ogni tentativo di rianimarlo è stato vano, e della ragazza non c'era traccia. Rintracciata dagli inquirenti, la ragazza è stata sentita, prima di essere formalmente indagata, nel tentativo di ricostruire quell'ultima sera insieme trascorsa insieme alla vittima. La storia d'amore dei due giovani era stata segnata da droga e alcol fin dall'inizio, quando avevano condiviso l'esperienza delle comunità senza però riuscire ad uscire dall'incubo della dipendenza. Non è chiaro se i due siano stati insieme fino al malore di lui, né se sia stata la giovane a scrivere sul corpo del ragazzo, e per quale motivo. Nessun segno di violenza sul cadavere, e sarà l'autopsia, eseguita presso l'Istituto di medicina legale de La Sapienza, ad appurare le cause della morte: se emergesse un decesso per overdose, il reato contestato nel fascicolo passerebbe dall'omicidio colposo alla "morte come conseguenza di altro delitto". I due potrebbero aver consumato insieme droghe, o metadone visto che erano seguiti da un Sert. Su questo punto saranno gli esami tossicologici ad accertare le sostanze assunte dal giovane nelle sue ultime ore di vita. A coordinare le indagini della squadra mobile di Roma, il procuratore aggiunto Nunzia D'Elia e il pm Mario Dovinola.

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