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A Roma mini cuore artificiale salva la vita a bimba di 3 anni

La piccola resta in attesa di un trapianto cardiaco

Carlo Antini
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Un mini-cuore artificiale del diametro di 15mm e 50 grammi di peso ha salvato la vita di una bambina di 3 anni ricoverata al Bambino Gesù. L'Ospedale della Santa Sede ha ottenuto l'autorizzazione straordinaria dalla Food and Drug Administration (FDA) americana e dal Ministero della Salute italiano, per l'utilizzo di una pompa cardiaca miniaturizzata (l'Infant Jarvik 2015), la cui sperimentazione clinica partirà prossimamente negli Stati Uniti. Il dispositivo è stato sviluppato con i fondi del National Institute of Health (NIH) all'interno del programma statunitense PumpKIN (Pumps for Kids, Infants, and Neonates), promosso dal National Heart Lung and Blood Institute (NHLBI). Scopo del programma era quello di mettere a punto il primo dispositivo miniaturizzato di assistenza ventricolare intracorporeo (VAD) per i bambini più piccoli (sotto i 25 chili di peso) tra quelli in attesa di trapianto a causa di anomalie cardiache congenite o insufficienze cardiache severe, per i quali i dispositivi già esistenti non risultano purtroppo appropriati. La FDA ha da poco approvato una sperimentazione pilota per il nuovo dispositivo, realizzato dalla Jarvik Heart Inc., che ha superato i vari ostacoli tecnici incontrati, riportando eccellenti risultati negli studi preclinici. Affetta da miocardiopatia dilatativa e in lista di trapianto cardiaco, la bambina aveva già subito l'impianto di un Berlin Heart, un cuore artificiale paracorporeo, che necessita l'ausilio di una consolle esterna collegata con cannule al torace del paziente, e un episodio di emorragia cerebrale dal quale si sta lentamente riprendendo. Successivamente, per un recupero della funzione cardiaca, era stata tentata la rimozione del Berlin Heart senza successo. La piccola è stata quindi nuovamente assistita con un sistema temporaneo di assistenza cardiocircolatoria anche a causa di una infezione dei tramiti delle precedenti cannule. A quel punto, la sola opzione terapeutica salvavita era rappresentata dall'Infant Jarvik 2015, unica pompa intratoracica con alimentazione tramite un cavo addominale. Previo consenso della FDA, del Ministero della Salute e del Comitato Etico dell'Ospedale, l'Intervento è stato eseguito dal Dr. Antonio Amodeo e la sua équipe il 2 Febbraio e la piccola è stata estubata dopo 10 giorni. Attualmente le condizioni sono buone, in attesa del trapianto cardiaco.

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