Rinasce l'albero di Natale più famoso del mondo
Spelacchio è entrato in segheria. Inizia la sua seconda vita
Verrà "scorticato", segato e piallato. Con l'ingresso in segheria di Spelacchio, l'albero di Natale più brutto del mondo, inizia la sua seconda vita. Diventerà una casetta ecologica e chissà che un giorno, sulle sue tavole, non vengano appese luci per colorare ancora il Natale. La sua, del resto, a causa della prematura scomparsa, prima ancora di essere posizionato in piazza Venezia, è stata fin troppo breve. Era sopravvissuto perfino ad una frana, nel lontano 1966, ma non al viaggio che dalla Val di Fiemme lo aveva portato a Roma. Era cresciuto bene, per più di cinquant'anni, raggiungendo 40 metri di altezza e un diametro, al tronco, di oltre un metro e mezzo. Ora da quel legno, così forte da reggere una frana, sarà ricavata una casetta ecologica, una "Baby little home" che ritornerà a Roma, lì dove Spelacchio "è venuto a mancare", per essere collocata in un parco ad uso di mamme e papà che potranno accudire in intimità i propri figli. "Lo avevamo promesso al Comune di Roma che ci saremo occupati di riportare Spelacchio sotto forma di casetta. Sarà di circa tre metri per tre metri e sarà pronta, presumibilmente, per metà giugno - spiega Stefano Cattoi, amministratore unico della segheria La Magnifica di Fiemme, la prima in Italia per quantità di legno lavorato -. Abbiamo appena iniziato la fase di scortecciatura che serve alla preparazione delle tavole dopo due mesi di essiccazione. La parte di assemblaggio e rifinitura sarà affidata alla Essepi di Cavedine che deciderà se montare la casetta in fabbrica oppure a Roma". Il progetto di riportare Spelacchio a Roma sotto forma di casetta riprende una politica della famiglia avviata da tempo dalla Provincia Autonoma di Trento. Nei parchi del Trentino attualmente sono presenti undici casette attrezzate e utilizzate da mamme e papà.