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Faida grillina sull'appoggio a Zingaretti

Roberta Lombardi

Il gruppo dei 5 stelle si spacca sulle nomine decise dalla Lombardi. I consiglieri Corrado, Barillari, Blasi e Pernarella pronti alla fronda interna

Susanna Novelli
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Il discorso di insediamento del Zingaretti-bis, ci sarà mercoledì prossimo in Consiglio regionale. Un discorso che, a detta del governatore del Lazio sarà «figlio delle consultazioni che ho fatto con tutte le forze politiche di opposizione che mi hanno chiesto di farmi carico di tanti temi che sono stati segnalati. E visto che in quel Consiglio non c'è una maggioranza io farò di tutto per fare un discorso di investitura del presidente avendo il mio punto di vista ma facendomi carico di quanto le diverse opposizioni hanno segnalato». Parte così, all'insegna delle «larghe» intese, la seconda legislatura a «finta» guida Pd. E come tutte le larghe intese che si rispettino, a fare da contraltare le fratture interne a chi, invece di restare spettatore (divertito), ha deciso di salire sul palco. A rischiare di più è il Movimento 5 Stelle che già alla prima prova del voto, quello sul'ufficio di presidenza, è di fatto deflagrato. E a poco servono le rassicurazioni della capogruppo Roberta Lombardi che minimizza l'attacco frontale della consigliera grillina più votata, Valentina Corrado, come un «confron- to interno». Un confronto che tuttavia rischia di finire in tribunale. L'energica consigliera non ha affatto gradito l'elezione alla vice presidenza del Consiglio regionale, in quota M5S, di Devid Porrello, eletto con cinque voti in più rispetto ai dieci "blindati" del MoVimento - conferma dell'accordo fatto con il Pd - e del «siluramento» dell'elezione della Corrado a segretario d'aula: la stessa ha infatti ottenuto... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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