COMUNE NELLA BUFERA
Educatori e insegnanti di Fiumicino in sciopero
Educatori ed insegnanti di Fiumicino domani in sciopero. La vertenza, aperta già da alcuni mesi, è incentrata sulla necessità che il Comune di Fiumicino applichi il Decreto Madia dello scorso anno, che prevede la stabilizzazione diretta del personale precario - in alcuni casi da oltre venti anni già in servizio - di asili e scuole dell’infanzia comunali, attingendo dalle graduatorie dei concorsi pubblici già svolti nel 2014. "Purtroppo, l’amministrazione si ostina a voler procedere con nuovi concorsi pubblici, che però permettono soltanto la riserva dei posti al 50% per il personale precario già in servizio", afferma Giancarlo Cosentino Cisl Fp Roma Capitale e Rieti. La vertenza interessa oltre 100 insegnanti ed educatori a tempo determinato, ma coinvolge anche il personale di ruolo per le condizioni lavorative legate alla carenza delle sostituzioni ed alle condizioni precarie di alcune strutture comunali. "In media – prosegue Cosentino - dal 2015 ad oggi, il Comune di Fiumicino spende oltre 5 milioni di euro l’anno per il personale a tempo determinato, quindi la stabilizzazione diretta di questo personale non inciderebbe in alcun modo sul bilancio. Al contrario, l’espletamento di nuovi concorsi sta già comportando un aggravio alle casse comunali, con il pagamento degli straordinari ai dipendenti che hanno dovuto verificare i titoli di migliaia di concorrenti e, nei prossimi mesi, con le ulteriori spese da affrontare per organizzare le prove pre-selettive per oltre 1700 concorrenti del concorso degli educatori di asilo nido. Spese che riteniamo inutili e superflue vista la possibilità prevista per legge della stabilizzazione diretta dei precari già in servizio. Per questo, abbiamo inviato, nei giorni scorsi, un esposto alla Funzione Pubblica, alla Corte dei Conti e all’Anac". "Abbiamo chiesto in Prefettura – aggiunge Cosentino - in occasione del tentativo di conciliazione, anche la comparazione dei costi tra le procedure concorsuali attuate dal Comune e la soluzione di stabilizzazione diretta da noi proposta. Ma ad oggi non ci è pervenuta risposta alcuna".