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Roma, le buche arrivano pure sui marciapiedi

Emergenza Parioli, Prati, Aventino. Sale la protesta dei residenti. Il pericolo non è solo per automobilisti e centauri ma anche per i pedoni

Valentina Conti
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Ancora acqua. E le buche di Roma sprofondano oltre, in barba ai rattoppi. Sorvegliati speciali ora anche i marciapiedi della città, letteralmente bombardati dalle fenditure in lungo e largo da 45 centimetri e più di ampiezza. Ne sanno qualcosa i residenti dell'Aventino e dei Parioli, quartieri che più degli altri stanno vivendo rimostranze per il problema «allargato» nelle ultime settimane. Camminare col tacco 12 è impresa da guinness, perdipiù con la città allagata in diversi punti per colpa, ormai nota, dell'occlusione di feritoie e tombini. A causa dell'acqua è stato chiuso ieri l'ingresso alla metro di piazzale Flaminio. Via di Santa Prisca ha i marciapiedi distrutti dalle buche: larghe, profonde, ritagliate nel terreno a strati pericolosissimi. Via delle Terme Deciane è un campo minato su entrambi i lati. Sos pure per i marciapiedi di via Giovanni Antonio Plana, forati a più riprese. In centro storico sono in difficoltà anche i turisti. È lo stesso in X Municipio, dove sabato i residenti sono scesi in strada sfilando contro i crateri al grido sicurezza. In via Ottaviano sono saltati i mattoni davanti al bar Castroni: un rattoppo alla meno peggio ieri l'altro e ancora il nastro adesivo a delimitare la minaccia cadute. Sempre sulla stessa via, ci hanno prodigiosamente ascoltato su un altro versante: dopo mesi di segnalazioni su queste pagine dei rischi buche sui binari del tram, sono spuntate colate di catrame nuovo di zecca. I pedoni... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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