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Spese pazze per Spelacchio, esposto Codacons archiviato da Corte dei conti

L'albero di Natale triste esce a testa: nessun danno all'erario

Maria Grazia Coletti
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Spelacchio esce a testa alta dall'esame della Corte dei Conti. «È stato archiviato dalla Corte dei Conti l'esposto dell'associazione di consumatori Codacons sull'albero di Natale allestito da Roma Capitale in Piazza Venezia. Il massimo organo di controllo della spesa della Pubblica Amministrazione, dopo aver acquisito dal Dipartimento di Tutela Ambientale tutti gli atti e una relazione dettagliata sulle procedure, non ha rilevato alcuna irregolarità». Così in una nota, Pinuccia Montanari, assessore alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale. "Il nostro Spelacchio, diventato idolo di grandi e piccini, anche a causa di una campagna denigratoria senza precedenti, esce a testa alta anche da questa vicenda - dice l'assessore - Presto tornerà a Roma, come promesso, trasformato in una casetta di legno dedicata alle mamme e a i loro bambini". Il Codacons contrattacca. "La decisione della Corte dei Conti di non punire il Comune di Roma per la vicenda Spelacchio non cambia lo stato delle cose: l'amministrazione ha affrontato una spesa assurda per un albero di Natale oggettivamente orribile. Attendiamo di leggere le motivazioni alla base della sentenza della Corte dei Conti, e valuteremo eventuali altre azioni legali da intraprendere - afferma il presidente Carlo Rienzi - Se da un lato non vi sono stati danni all'erario, infatti, dall'altro resta l'innegabile danno di immagine subito dall'Italia e da Roma agli occhi del mondo, a causa di un albero di Natale che è stato oggetto di scherno e di derisione da parte di turisti e stampa internazionale. Il sindaco Raggi e l'intera amministrazione capitolina imparino la lezione e il prossimo anno valutino con più attenzione la spesa per l'albero di Natale di Piazza Venezia, albero che non deve essere motivo di vergogna e in nessun caso dovrà essere spelacchiato e malmesso come quello del 2017".

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