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Caos ai seggi a Roma, lunghe file e ingressi bloccati. La nuova procedura rallenta il voto

Davide Di Santo
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Caos e lunghe code ai seggi fin dal primo mattino segnalate a Roma e poi in tutta Italia. Il tagliando antifrode chiamato a garantire l'autenticità delle schede per votare Camera e Senato ha fatto il suo esordio in questa tornata elettorale e non è andata proprio benissimo: tutta colpa dei nuovi passaggi burocratici - e qualche incertezza sulla nuova procedura - che hanno rallentato notevolmente le operazioni di voto, facendo creare file ai seggi anche di oltre un'ora e qualche protesta da parte degli elettori che si chiedevano perché non dovessero infilare da soli, come accadeva di solito, la scheda delle urne. Critica la situazione in diversi seggi della Capitale. In via Fiuggi è stato bloccato l'ingresso degli elettori nella sezione. Caos ritardi e segnalazioni alla Pisana, a Prima Porta, alla Borghesiana e in via Massico a Monte Sacro ma anche ai Castelli Romani. Le nuove schede elettorali possiedono una parte rimovibile, il "talloncino antifrode". La scheda votata, infatti, va consegnata allo scrutatore, il quale ha l'obbligo di accertare la rispondenza tra il numero riportato sulla scheda e quello sul registro elettorale in corrispondenza del nominativo dell'elettore. Il talloncino viene poi staccato (e conservato) dal presidente di seggio il quale poi infila la scheda già votata all'interno dell'urna. "Le code registrate in queste ore, anche in altre città italiane, sono dovute in gran parte alle nuove operazioni richieste per il tagliando antifrode. Pertanto, rinnovando l'invito ai cittadini all'esercizio del proprio diritto di voto, si suggerisce di recarsi ai seggi prima possibile e comunque almeno un'ora prima della loro chiusura", scrive il Campidoglio in una nota. 

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