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Neve a Roma, la Capitale va in bianco. E il conto lo pagano i romani

Roma "gelata" manda l'economia in panne. Il blocco costa...

Marco Valeri
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Roma gelata, economia in panne. La neve ed il ghiaccio portati da Buran – o Burian, se si preferisce cedere alla pubblicistica del meteo – non hanno fermato solo le scuole, che rimarranno a chiuse anche nella giornata di oggi. Tra musei e parchi inaccessibili, uffici pubblici serrati o irraggiungibili e conseguenti negozi e uffici vuoti, la gelata ha messo al tappeto tutto il tessuto produttivo romano. Un meccanismo gigantesco che si è inceppato per un fiocco di neve, con le ovvie conseguenze sul piano economico. A partire dai guadagni manca- ti: secondo le analisi compiute dai tecnici del Mise in occasione del naufragato tavolo Roma di Calenda, il territorio di Roma Capitale produce all'incirca 132 miliardi di euro di valore aggiunto. Ipotizzando che la crisi da neve sia costata a Roma il dimezzamento della sua capacità di generare ricchezza, i quasi due giorni di blocco della città valgono oltre 350 milioni di euro di valore aggiunto sfumato. E questo solo considerando l'ex provincia di Roma, più o meno tutta colpita (e congelata) da maltempo e impreparazione amministrativa. Se si includessero i danni recati al resto dell'economia italiana con la paralisi dei trasporti aerei e dei treni, il conto salirebbe ancora. Solo all'aeroporto di Fiumicino passano circa... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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