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Maltempo, ecco Burian e il gelo siberiano: nel Lazio scatta il piano anti-neve
Mancano poco all'arrivo sull'Italia del Burian, l'aria gelida proveniente dalla Siberia che poterà neve, venti forti e un crollo delle temperature dalle regioni settentrionali a quelle centro-meridionali, specialmente lungo il versante adriatico. Da metà giornata neve arriverà fino in pianura su Toscana, Umbria e Abruzzo, dalla sera anche su nord del Lazio, Molise e nord della Puglia. Nella notte tra domenica e lunedì la neve arriverà fino in pianura in tutto il Lazio, con fiocchi anche sulla Capitale. Le temperature saranno in diminuzione ovunque: i valori si porteranno gradualmente al di sotto dello zero. Le raffiche di vento potranno raggiungere i 100 km/h sull’alto Adriatico. Nei campi e nelle stalle d'Italia è iniziata la corsa alle difese contro l'assalto del freddo. Spiega Coldiretti che "gli allevatori stanno mettendo i cappotti ai vitellini e hanno acceso le lampade termiche a luce rossa, mentre l'acqua negli abbeveratoi viene scaldata fino a una temperatura di 20 gradi". Le piantine di verdura vengono difese con un doppio strato di coperte, negli uliveti sono state sospese le potature e protette le ferite mentre per i vigneti ci si sta preparando ad accendere fuochi e torce anti gelo per creare uno scudo di aria tiepida che protegga le piante dall'assalto del ghiaccio. "Nei frutteti e negli uliveti la paura è che il ghiaccio artico prolungato arrivi a spaccare i tronchi uccidendo gli alberi", avverte Coldiretti che teme il ripetersi di uno scenario critico come quello del 1985, quando le gelate hanno compromesso il 90 per cento degli ulivi toscani e in tutto il Paese ci fu una strage di almeno 30 milioni di piante. Un appello per la vicinanza e la protezione, in tutta Italia, dei senza dimora, arriva dal presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo: "Non aggiungiamo al gelo anche l’indifferenza, che è il primo nemico di chi vive per strada: invitiamo tutti a prestare attenzione a chi passiamo accanto ogni giorno, nelle vie delle nostre città, senza fermarci". Sant’Egidio lancia una raccolta straordinaria di coperte, cappelli di lana, sacchi a pelo ed altri generi di conforto per affrontare il gelo. Saranno distribuiti durante le cene itineranti, che la Comunità svolge durante tutto l’anno portando bevande e pasti caldi, e che in questi giorni verranno moltiplicate. "Ma accanto a questa mobilitazione della società civile – osserva Impagliazzo – è necessario che si diano da fare anche le istituzioni aprendo con urgenza nuovi ripari notturni. Occorre allargare la rete di protezione sociale per i più fragili, ancora troppo debole nelle nostre città, in modo da evitare nuovi drammi, non solo del freddo, ma dell’esclusione".