Campidoglio
Impianti sportivi, salta l'approvazione del nuovo regolamento
Alla fine del nuovo regolamento sugli impianti sportivi comunali se ne riparlerà in qualche prossima seduta: l’Assemblea Capitolina - convocata in seduta notturna con spesa per straordinari di Vigili e personale comunale - ha finito per essere rinviata. Di fatto per mancanza del numero legale: solo 23 grillini presenti in Aula e solo l’intervento dell’opposizione (voto contrario di De Priamo di Fratelli d’Italia) ha evitato l’ufficializzazione del numero. E questa è una notizia: i 5Stelle, dopo i crolli nei Municipi VIII e III e gli scricchiolii nel IV e V, iniziano a trovare difficoltoso mantenere addirittura il numero legale in Consiglio, complici anche le frizioni politiche con le due (quasi) eretiche consigliere, Cristina Grancio e Gemma Guerrini. Fatto sta che la questione del numero legale ha finito comunque per agevolare i pentastellati: 30 emendamenti (su 36) che il presidente della Commissione Sport, Angelo Diario, ha presentato al testo del Regolamento (predisposto da… Angelo Diario) non avevano infatti ottenuto il via libera degli uffici del Dipartimento Sport e, in qualche caso, anche del Segretariato generale. Accordo, quindi, per rinviare (in cambio del voto contrario a una mozione ed evitare la caduta del numero legale) con le opposizioni. Minimizza Diario: "Abbiamo depositato un subemendamento per recepire le osservazioni del dipartimento e quindi non c'è alcun problema procedurale”. Subemendamento, però, che gli uffici non avrebbero ancora valutato. “Noi saremmo disponibili a fare anche le 5 del mattino - ha proseguito Diario - ma siamo d'accordo con le opposizioni a rinviare la discussione al primo Consiglio utile perché si tratta di una delibera talmente importante che tutti devono avere il giusto tempo per valutare i documenti”. E sì che lo scorso 15 febbraio il sindaco, Virginia Raggi, l’assessore allo Sport, Daniele Frongia, e lo stesso Diario avevano intrattenuto la stampa parlando delle meraviglie del nuovo regolamento come fosse già stato approvato.