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Contromano sulla Tiberina, in auto un jammer per disturbare le frequenze degli antifurti

Arrestato dai carabinieri

Augusto Parboni
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Si sono trovati di fronte una pattuglia dei carabinieri che gli intimava l'alt. Uno stop che non è stato minimamente preso in considerazione da parte di due cittadini stranieri che erano a bordo di una vettura in via Tiberina. Martedì sera, infatti, i militari hanno arrestato un moldavo di 30 anni per resistenza a pubblico ufficiale, possesso di documenti falsi, lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e ricettazione. Impegnati in mirati servizi di perlustrazione, i carabinieri si sono imbattuti in due soggetti che, con fare sospetto, si aggiravano intorno alle abitazioni lungo via Tiberina, nel quartiere di Prima Porta, a bordo di un'autovettura. Dai primi accertamenti, l'autovettura è risultata rubata poche ore prima e così, i militari hanno intimato l'alt mediante l'ausilio di lampeggianti e altoparlante. I malviventi, però, si sono dati alla fuga, percorrendo a forte velocità tutta la via Tiberina, affrontando la strada contromano e cercando di fuggire, giungendo infine nelle strade comunali di Morlupo. Qui i due fuggitivi, appena raggiunta una scarpata, hanno speronato l'autovettura dei militari nel tentativo di farli uscire di strada ma, sfortunatamente per loro, nel tamponamento hanno avuto la peggio, in quanto la loro autovettura è sbandata ed è finita al di fuori della sede stradale. Mentre uno dei due complici riusciva a fuggire saltando nella scarpata, l'altro, ancora intontito dall'urto, veniva immediatamente bloccato dopo una forte resistenza da cui ne scaturiva una violenta colluttazione con i carabinieri. Portato in caserma, l'arrestato ha fornito una carta d'identità romena ma a seguito di fotosegnalamento, confrontate le sue impronte digitali con quelle presenti nella banca dati delle forze dell'ordine, è risultato essere un'altra persona, gravata tra l'altro da numerosi precedenti. A bordo dell'auto, i carabinieri hanno rinvenuto arnesi da scasso e un jammer per disturbare le frequenze degli antifurti. L'arrestato è stato trattenuto presso le camere di sicurezza in attesa di giudizio, così come disposto dall'autorità giudiziaria.

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