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Roma, testata al giornalista di Nemo, Roberto Spada e il complice rinviati a giudizio

Il momento dell'aggressione a Ostia

L'accusa è concorso in lesioni personali e violenza privata

Enrico Lupino e Andrea Ossino
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Il processo per la testata al giornalista Daniele Piervincenzi inizierà il 30 marzo alla nona sezione penale del Tribunale di Roma. Sono stati rinviati a giudizio Roberto Spada e il suo guardaspalle Ruben Nelson Alvez del Puerto. I due sono accusati dalla procura di concorso in lesioni personali e violenza privata, con l'aggravante del metodo mafioso. L'episodio risale al 7 novembre 2017, quando il reporter della trasmissione “Nemo” e il cameraman Edoardo Anselmi furono aggrediti al culmine dell'intervista che Piervincenzi stava conducendo per approfondire i presunti rapporti fra l'esponente del clan Spada e il candidato sindaco di Casapound al municipio di Ostia, Luca Marsella.  Davanti al gip Paola Tomaselli erano presenti anche le rappresentanze sindacali del mondo della stampa: la Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi), il sindacato dei giornalisti e il Consiglio Nazionale dell'Ordine professionale. "L'ammissione di parte civile della Fnsi e dell'Ordine dei Giornalisti conferma la gravità di una brutale aggressione mafiosa che, colpendo i giornalisti Piervincenzi ed Anselmi, offende il diritto all'informazione di ogni cittadino”. Così ha commentato il legale Giulio Vasaturo, rappresentante in aula della federazione e dell'Odg. “Nessun cronista - ha chiuso il legale - è più solo nel far fronte alle intimidazioni delle nuove e vecchie mafie".

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