Sindacalisti e politici: "Lo Spallanzani è in condizioni indecorose"
Tra le criticità la carenza di personale infermieristico
Anche all'IRCCS Lazzaro Spallanzani, storica struttura capitolina ed eccellenza nel campo della ricerca e cura delle malattie infettive è ben visibile un certo grado di abbandono che, salta subito agli occhi del visitatore, soprattutto nella parte esterna del nosocomio. "L'ospedale Spallanzani, come tanti altri del territorio capitolino, versa in condizioni ignobili di degrado e insicurezza. Piange il cuore a vedere una struttura storica, eccellenza nel campo della ricerca e cura di malattie infettive, versare oggi in condizioni indecorose. Già in passato avevamo denunciato situazioni poco chiare del nosocomio circa il numero dei dirigenti e primari rispetto al numero di pazienti, con posti letto liberi e inutilizzati. Lo spostamento del laboratorio analisi che sta creando numerosi problemi alla gestione dei percorsi di emergenza per alcuni pazienti e per talune patologie. Una gestione che destava sospetti e rispecchiava in pieno la nominopoli del presidente Zingaretti che continua imperterrita con nuove infornate nella Sanità anche a un mese e mezzo dalle elezioni". lo dichiarano in una nota Fabrizio Santori consigliere regionale del Lazio di Fratelli d'Italia e Federica Nobilio portavoce regionale di Terra Nostra e consigliera comunale di Albano. Della stessa idea il Presidente del Club della Libertà per le politiche sociali e sicurezza, Marco Rollero (FI): “Con lo Spallanzani abbiamo toccato il fondo. Poiché se è vero che l'ingresso sembra quello di una clinica svizzera, percorrendo i viali più isolati dell'ospedale si arriva nella terra di nessuno - dichiara il presidente - Lo spettacolo è avvilente e, soprattutto, considerata la presenza del laboratorio superspecializzato in ricerche batteriologiche, c'è da temere per la sicurezza. Inoltre dal superlaboratorio di quattro piani interrati, su cui riteniamo che i cittadini debbano avere la massima trasparenza, ci si domanda se siamo sicuri che abbia superato tutti i collaudi per poter esercitare un'attività così peculiare?” conclude Rollero. E, come è stato per gli altri nosocomi romani, anche all'istituto Spallanzani viene sottolineata la carenza di personale: “In merito all'ospedale Spallanzani dove non ci sono grandi criticità a livello strutturale, rinnoviamo anche per questo nosocomio il grido d'allarme e d'aiuto in merito all'onnipresente carenza di personale infermieristico che coinvolge quasi tutti gli ospedali romani” – affermano Stefano Barone, segretario provinciale Nursind e il segretario aziendale Adriano De Iuliis – proseguono – “A breve ci sarà l'inserimento di personale di supporto OSS (operatori socio sanitari). Quello che speriamo e ci teniamo a sottolineare è che questi operatori non siano in sostituzione alla figura infermieristica, ma siano una vera e propria integrazione e supporto al loro lavoro", concludono. Per correttezza pubblichiamo comunque la replica a Il Tempo, da parte del direttore generale dell'Istituto, Marta Branca: “Come tutti possono venire a constatare, l'Inmi rappresenta una struttura perfettamente funzionante e mantenuta all'interno come all'esterno. E' del tutto evidente che, data anche l'estensione (116.000mq), la tipologia a padiglioni e l'epoca di costruzione, si può verificare qualche minima criticità. Non si può parlare di stato di abbandono, e comunque la sicurezza di operatori e pazienti è per noi una priorità. Quanto documentato dal vostro giornale si riferisce a fatti recentissimi già presenti nella programmazione delle manutenzioni”. Sulle aggressioni? “Allo Spallanzani sono infrequenti: nel 2017 ci sono stati solo due episodi. E attualmente non si registra alcuna carenza di personale”.