Bullismo e violenza

Nuova Ostia, minore massacrato di botte. Caccia al compagno di classe

Silvia Mancinelli

Mentre Gomorra mette a segno punti su punti, prima con i bulli di Napoli poi con la gang che a Salerno organizzava in chat i raid per danneggiare le macchine in sosta, ecco che Suburra riacquista terreno con un sedicenne massacrato a pugni da un coetaneo in un autobus pieno di gente. È Nuova Ostia, la terra di Roberto Spada e della sua testata, il teatro dell' ennesimo episodio di bullismo subito da uno studente romano, insultato e aggredito da un compagno di classe in mezzo ai tanti passeggeri della linea 01 rimasti immobili davanti ai pugni. In piedi agli ultimi posti, non sono stati notati però dall'autista che, arrivato al capolinea della stazione Lido Centro, non ha potuto far altro che guardare il ragazzino in lacrime chiamare la madre al telefono con il volto ridotto a una maschera di sangue. I fatti poco dopo le 15,30 di ieri, quando la vittima è salita sul bus che dall' istituto professionale Ciofs di via Marino Fasan lo avrebbe portato a casa. A bordo insieme a lui è salito un coetaneo, suo compagno di classe che già in passato lo aveva aggredito insieme a un altro ragazzino finito per quel motivo in un istituto dopo le denunce presentate in passato dalla madre del sedicenne preso di mira. Proprio la donna, infatti, colpevole di aver segnalato alle forze dell' ordine le violenze subite dal figlio, veniva puntualmente derisa e umiliata dal bullo rimasto solo e che, per ferire la sua vittima, la chiamava «deficiente», «cretina», e non so lo. Scampato alla giustizia, al contrario del suo compare, il sedicenne di Nuova Ostia non aveva però smesso di tormentare il coetaneo fino a massacrarlo di pugni, ieri pomeriggio, non curante di trovarsi nel bel mezzo di un autobus in movimento. Una volta al capolinea, il bullo è però fuggito mentre il ragazzino ferito è stato soccorso subito dalla mamma infermiera. Portato con un' ambulanza al pronto soccorso del Grassi, ha riportato la frattura del setto nasale e ne avrà per un mese. Sconosciuti i motivi dell' accanimento dei bulli sul sedicenne, come lui stesso ha raccontato agli investigatori. Un ragazzino buono, forse troppo mite per quella zona difficile che è Ostia Ponente dove si trova l'istituto professionale frequentato dalla vittima e dai teppisti. Remissivo, educato, eppure oltremodo coraggioso per presentarsi ogni giorno a gio tra tanta gente indifferente di fronte alla scena, quasi fosse quella di una serie tv. Come dimenticare, d'altronde, il pestaggio subito da Niccolò Ciatti all' interno della discoteca a Lloret del Mar, l'estate scorsa. Il ventiduenne fiorentino venne massacrato di botte e ucciso davanti a una folla di coetanei troppo impegnati a riprendere tutto con i cellulari per provare a intervenire, magari salvandolo.