carabinieri in azione
Multe e arresti, controlli a tappeto alla stazione Termini a Roma
I colpi alle gambe dell’ecuadoriano, esplosi all’alba di venerdì da una pistola non ancora trovata, hanno segnato il via a una serie di controlli alla stazione Termini durati 24 ore. I carabinieri di Roma Centro, in collaborazione con quelli del Nucleo Radiomobile e della Compagnia Impiego Operativo dell’ 8° Reggimento Lazio, hanno passato al setaccio l’intero scalo ferroviario, dalle banchine dei treni al Forum Termini, dal piazzale antistante alle vie limitrofe. Sei le persone arrestate, undici quelle denunciate a piede libero, diverse dosi di droga e un coltello sequestrati. Non solo, perché sono stati eseguiti anche quindici Daspo urbano e multati cinque bengalesi, venditori ambulanti. In manette sono finiti un romeno di 26 anni per furto; un gambiano di 28, senza fissa dimora, sorpreso a vendere dosi di marijuana a due giovani e quattro stranieri in esecuzione di ordinanze di custodia emesse dal Tribunale di Roma per precedenti reati. Altri due nordafricani di 16 e 17 anni sono stati denunciati perché sorpresi a spacciare hashish e marijuana a due acquirenti poi identificati e segnalati come consumatori. Stessa sorte per un ventenne egiziano che durante il controllo, dopo essersi in un primo momento rifiutato di fornire le proprie generalità ai carabinieri, ha fornito una falsa identità per eludere gli accertamenti; un trentenne romeno trovato con un coltello a serramanico e una dose di cocaina per uso personale; un egiziano che aveva dosi di hashish in piazza dei Cinquecento; un ventisettenne della Guinea che girava con una carta di credito intestata a un’altra persona; un trentottenne siciliano che disturbava alcuni pendolari in attesa del treno; un trentanovenne di Termoli sorpreso mentre tentava di rubare all’interno di un negozio; due romeni e un ligure già colpiti da foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Roma. I Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno poi sanzionato quindici persone per il divieto di stanziamento - decreto Minniti DASPO Urbano - perché trovate senza motivo nei pressi delle aree di accesso e transito della stazione e delle banchine dei treni, in alcuni casi a disturbare utenti e passeggeri. Salgono così a 80 i DASPO comminati dai militari nell’area di Termini dall’entrata in vigore del decreto del Ministro dell’Interno.