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Braccia tese in ricordo di Acca Larentia

Al Tuscolano la marcia per commemorare l'assassinio dei ragazzi dell'Msi. In piazza seimila militanti. Polemiche sull'assenza dell'Amministrazione

Antonio Rapisarda
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In testa il labaro della sezione "Acca Larentia", il tricolore italiano e poi le bandiere nazionali delle diciassette delegazioni presenti. Dietro i militanti in file composte, in silenzio marziale, per rendere omaggio a quella che dal 7 gennaio 1978 non è più semplicemente una sezione di frontiera del Msi ma il sacrario di un intero ambiente politico. Già un'ora prima dell'appuntamento ufficiale per la marcia della memoria in ricordo di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, sono in centinaia in piazza Asti, a un chilometro e mezzo da via Acca Larentia dove quarant'anni fa ebbe luogo la strage. Diventeranno più di seimila per un evento che da sempre fa parlare molto di sé per la dimensione e per il coinvolgimento emotivo. Tantissimi sono i giovani nati diversi anni dopo i fatti, tra cui molte ragazze, e accenti diversi per una manifestazione per la cui organizzazione si è spesa con grande mobilitazione CasaPound: il ricordo non è solo "romano" e ha raggiunto ormai una dimensione europea con "camerati" che provengono da Francia, Spagna e Grecia, dove qualche anno fa i nazionalisti di Alba dorata hanno subito una strage analoga, con due giovani militanti freddati davanti alla sede ufficiale da due sicari dell'estrema sinistra. Presenti inoltre delegazioni da... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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