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L'Emilia si prende i rifiuti di Roma: "Ma solo per 40 giorni"

Il ministro Galletti: "Scongiurata la crisi, ora soluzioni"

Davide Di Santo
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Quantità limitate e prestabilite, tassativamente non superabili e non reiterabili, inferiori rispetto ad analoghi interventi passati, e per un periodo limitato, poco più di 40 giorni effettivi. La Regione Emilia-Romagna ha deciso di accogliere la richiesta della Regione Lazio legata all'emergenza rifiuti a Roma. In una propria delibera, la Giunta ha fissato limiti rigidi quanto a tempi e quantitativi: saranno i termovalorizzatori di Parma, Modena e Granarolo nel bolognese, individuati d'intesa con gli amministratori locali, a smaltire non più di 15mila tonnellate complessive (5mila per ogni impianto) di rifiuti indifferenziati provenienti dalla Capitale. Quantità che rientrano nelle capacità termiche già programmate per singoli impianti: vista la necessità espressa da Roma, smaltire 350 tonnellate giornaliere, l'impegno per l'Emilia-Romagna non superera' i 43 giorni pieni. In caso di giornate senza smaltimenti o con smaltimenti parziali, l'atto della Giunta fissa comunque in massimo 60 giorni effettivi l'impegno regionale a partire dal primo conferimento negli stabilimenti individuati.  "Accogliendo i rifiuti di Roma, la Regione Emilia-Romagna si fa portatrice di un grande messaggio di responsabilità istituzionale nei confronti della Capitale d'Italia e di tutto il Paese", afferma il Ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, che aggiunge: "Ringrazio il Presidente Bonaccini, cui mi sono sentito di rivolgere nelle scorse ore un appello in questo senso, per una decisione che è figlia della gestione virtuosa portata avanti in questi anni. La soluzione trovata, emergenziale e dunque necessariamente limitata nel tempo, è utile a scongiurare l'ennesima situazione di crisi per Roma: si usi questo tempo e questa apertura istituzionale per individuare le soluzioni strutturali che da tempo mancano a Roma quando si parla di chiusura del ciclo integrato dei rifiuti".

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