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Tre rinvii a giudizio per il crollo del Flaminio

Assolto il proprietario dell'appartamento

Maurizio Gallo
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Tre rinvii a giudizio e un'assoluzione. Si è conclusa così la vicenda del crollo di tre piani di un palazzo al Flaminio il 22 gennaio 2016, davanti al giudice dell'udienza preliminare Costantino De Robbio. L'accusa era di disastro colposo. Il proprietario dell'abitazione nella quale erano stati eseguiti lavori di ristrutturazione che prevedevano la creazione di un ampio "open space" attraverso la rimozione di alcuni tramezzi, Giuseppe Rigo De Righi, è stato assolto nel corso del rito abbreviato. Siederanno sul banco degli imputati a partire dal 29 maggio prossimo, invece, tre persone coinvolte a vario titolo nei lavori: il legale che rappresenta la società "Edilarch 88 Srl" Massimo Canepa, il progettista Roberto Mattei e il titolare della ditta esecutrice dei lavori Pasquale Famà. Il pubblico ministero Antonella Nespola aveva chiesto un anno di reclusione per Rigo De Righi. L'intervento edilizio, è stato appurato nel corso delle indagini e grazie a una consulenza tecnica, aveva modificato l'assetto originario e compromesso la stabilità dell'immobile, ristrutturato tra il 14 e il 21 gennaio 2016 senza la dovuta perizia. E questa fu la causa del collasso del sesto e del settimo piano della palazzina costruita negli Anni trenta su lungotevere Flaminio 70

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