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Un decalogo dell'Arma contro le truffe agli anziani

distribuito nelle farmacie

Lu. Ga.
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Gli anziani continuano ad essere le prede preferite per i malviventi. I raggiri ai danni di chi è over 65 sono purtroppo sempre più frequenti. E le tecniche utilizzate dai criminali che approfittano dei nonni sono continuamente all'attenzione delle forze dell'ordine, che oltre a dare la caccia a chi ha già commesso un colpo, adesso hanno deciso di portare avanti una campagna di prevenzione per evitare che gli stessi anziani vengano truffati ancora. E' stato infatti realizzato dall'Arma dei carabinieri, e messo a disposizione delle farmacie, un decalogo per prevenire e combattere la piaga sociale costituita dalle truffe alle fasce più deboli della popolazione, e in particolare proprio gli anziani. Al momento sono 200 mila le copie del vademecum distribuite nelle farmacie di Roma e nella provincia di Torino. L'obiettivo è quello di riproporre con l'anno nuovo il decalogo, ampliando la distribuzione con 2 milioni di copie su tutto il territorio nazionale. Le iniziative messe in campo nel decalogo anti truffa sono state presentate dal generale Antonio de Vita, Comandante Provinciale dei carabinieri di Roma e il presidente di Federfarma Roma (e vicepresidente Federfarma Nazionale) Vittorio Contarina. «Le truffe rappresentano un problema. L'Arma dedica, anche a livello nazionale, molta attenzione a questo fenomeno, testimoniata dall'arresto di decine e decine di truffatori negli ultimi mesi e dalle numerose iniziative messe in campo sul fronte della prevenzione», afferma il generale Antonio de Vita. «Abbiamo avviato - spiega ancora il Generale de Vita - la promozione di una serie di incontri aperti alla popolazione e rivolti soprattutto alle fasce più deboli, nel corso dei quali vengono forniti preziosi consigli per evitare di incappare in furti, truffe o altri reati del genere». Vittorio Contarina ha invece affermato: «Con Farma Magazine, la rivista delle farmacie del Lazio, l'attività dei farmacisti si arricchisce e diventa, oltre che strumento di pubblica utilità, anche un mezzo grazie a cui viene diffusa la verità dei fatti. Sono felice di poter collaborare con le forze dell'ordine, in questo caso con i carabinieri, con l'obiettivo di fare qualcosa di concreto e utile per proteggere gli anziani, ma non solo, da chi cerca di raggirarli». Ma quali sono le truffe più ricorrenti. Un signore di aspetto rassicurante e in genera di mezz'età, si finge uno straniero che, per un'urgenza, deve raggiungere il paese d'origine ma non ha disponibilità di soldi liquidi per il viaggio. Ferma una signora per strada e cerca di vendere un anello o delle pietre preziose che avrebbero un valore di 7 o 10mila euro; naturalmente alla signora in questione le venderebbe a molto meno. Passa un altro signore ben vestito che dice di essere un gioielliere con tanto di lente per controllare le pietre. E subito dopo si offre di comprarle per 5mila euro. Ma lo straniero insiste perché sia l'anziana signora a comprarle. E spesso riesce a convincerla facendosi dare 2/3mila euro. Poi c'è la falsa beneficenza. Un signore ben vestito, 50/60 anni circa, a volte con accento straniero, si finge un medico o un rappresentante di una casa farmaceutica alla ricerca di un deposito per effettuare una donazione di medicinali a scopo di beneficenza. Ferma un signore per strada, normalmente in quartieri borghesi, chiedendo informazioni su questo deposito: il signore ovviamente non sa niente. Passa un'altra persona che fa finta di sapere dove sia il deposito ma dice che è stato chiuso. La donazione allora può avvenire solo tramite notaio ma serve un anticipo in denaro che la persona incaricata della beneficenza non ha a disposizione in quel momento. L'anziano fermato per strada viene convinto che può contribuire alla beneficenza ricavando anche una percentuale se fornisce il denaro che serve per il notaio. Viene accompagnato a ritirare una discreta cifra (anche qualche migliaio di euro) e poi fatto salire sull'auto insieme ai due "compari" per andare dal notaio. Durante il tragitto i truffatori si ricordano che sicuramente servirà una marca da bollo. Si fermano davanti a un tabaccaio e chiedono alla vittima di andare a comprarla. Appena il truffato scende, naturalmente, fuggono. E anche la falsa eredità. Stessa procedura per quanto riguarda una falsa eredità da consegnare. Un signore cerca un vecchio amico a cui dovrebbe consegnare del denaro relativo a un'eredità. Ferma una persona anziana per chiedere informazioni su quell'amico, ma nessuno sa niente finché un passante, complice del truffatore, si ferma e dice che quella persona è morta. L'unica soluzione è il notaio ma serve l'anticipo. E infine i falsi funzionari Inps, Enel o Inpdap. Si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover controllare la posizione pensionistica o contributiva. O ancora per controllare il contatore del gas o della luce. Ma in realtà raggirano le persone facendosi consegnare soldi o sottraendo beni o altre cose di valore. Ricordatevi che prima di fare dei controlli nelle case, gli Enti affiggono degli avvisi nel palazzo.

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