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Fondi elettorali per Ostia, i grillini sono i più spendaccioni

Domenica 5 novembre al voto

Il Movimento 5 Stelle mette sul piatto 50 mila euro. Il Pd 40 mila. Centrodestra 29 mila

Susanna Novelli
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Alla faccia delle elezioni "low cost". Su Ostia, il Municipio capitolino commissariato da oltre due anni per mafia, si gioca infatti la vera prima partita di Raggi&Co. Non solo per misurare il vero consenso della cittadinanza ma anche come trampolino di lancio per le regionali della prossima primavera dove il MoVimento di Grillo ha schierato in prima linea Roberta Lombardi. Ecco perché i grillini, pure sempre attenti alle spese dei cittadini, saranno i più spendaccioni. Per il sostegno alla candidata M5S  Giuliana Di Pillo alla guida di Ostia, come risulta dal bilancio preventivo delle spese elettorali pubblicate sull'Albo Pretorio del Campidoglio, spenderà quasi 50.000 euro, per l'esattezza 49.200 euro. Curiose, anzi piuttosto indicative, le voci di spesa più consistenti: per i manifesti 10.000 euro; per  stampati e giornali 25.000 euro. La domanda nasce spontanea: ma il MoVimento non era contrario ai manifesti elettorali? e che dire poi per i nemici giurati della stampa? Spenderà un po' di meno il Pd che hanno messo a preventivo ottomila euro, da sommare ai 33.500 del candidato presidente Athos De Luca. Vale a dire un totale di 41.500 euro. Anche in questo caso si spenderà di più per il "caro, vecchio" manifesto: 13.500 euro a budget. , Neanche trentamila euro invece messi in cassa per le liste di centrodestra che appoggiano Monica Picca nella corsa a minisindaco.  Fratelli d'Italia spenderà 6.300 euro; la lista "Liberi per Picca" 5.000 euro; Noi con Salvini 2.000 euro; "Civica Picca presidente" 1.800 euro; Forza Italia mille euro: cifre che aggiunte ai 13.050 euro messi a preventivo per le spese del candidato presidente fanno un totale di 29.150 euro. Per quanto riguarda invece i candidati delle liste civiche,  a investire di più sono quelle legate alla candidatura del giornalista Andrea Bozzi, per il quale sia la lista «Un sogno comune» sia la lista "Ora" hanno preventivato una spesa di 10.000 euro, per un totale dunque di 20.000 euro. A seguire "Laboratorio civico X", la lista che candida l'ex parroco Franco De Donno, sostenuto da Sinistra italiana, che spenderà 12.000 euro, di cui 5.000 in spese di comunicazione e pubblicità. La lista Sinistra unita, che candida a presidente Eugenio Bellomo, spenderà 5.500 euro, mentre 2.000 euro in totale è la cifra messa in preventivo per sostenere Luca Marsella, divisa tra i 1.500 euro messi a preventivo da Casapound e i 500 euro di Assotutela che lo sostiene con una lista. Chiudono la «classifica» delle spese il Popolo della Famiglia che sostiene il candidato presidente Giovanni Fiori (1.900 euro) e la lista Noi del X Municipio del candidato presidente Franco Lombardi (970 euro).  Il Campidoglio, invece, sborserà circa due milioni di euro per lo svolgimento delle elezioni del 5 novembre. Se Ostia fosse andata al voto con Roma nel 2016 forse tutti questi soldi si sarebbero potuti investire in altro modo. Forse.

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