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Due ragazzini distruggono il Titanic fatto di Lego. Danni per 1.500 euro, ma i genitori non vogliono pagare

Davide Di Santo
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Due ragazzini hanno visto il modello in scala del Titanic - lungo sette metri e realizzato con i mattoncini Lego - e lontano dagli occhi dei genitori hanno provato a salire sull'opera in mostra al Guido Reni District a Roma. Il risultato? La "nave" non ha retto al loro peso, molti pezzi sono andati distrutti e ci sono volute ore per risistemare parzialmente la costruzione. Tanto che il museo ha quantificato il danno in 1.500 euro e ha presentato il conto ai genitori. Che non intendono pagare, almeno una cifra così alta.   "Danneggiati" Di Caprio e Winslet "Non è ancora tornata del tutto come prima, ma è già esposta l'opera d'arte realizzata con i Lego riproducente la nave da crociera Titanic rimasta danneggiata alla mostra Brikmania dall'assalto incontrollato di due fratellini romani di 10 e 12 anni sfuggiti all'attenzione dei genitori - Così l'ufficio stampa Mostre Guido Reni District spiega la vicenda del Titanic in mattoncini "affondato" da due ragazzini - Oltre a pochi mattoncini danneggiati delle scialuppe, delle strutture del ponte e del parapetto, fra gli elementi dispersi dai salti del più grande dei due bimbi salito sulla parte anteriore della grande nave lunga 7 metri ammirabile negli spazi espositivi del Guido Reni District di Roma, manca ancora all'appello una delle due minifigure Lego posizionate sulla prua che rappresentano i personaggi Jack Dawson e Rose De Witt Bukater, i due innamorati della finzione cinematografica immortalati nella famosa scena della prua nel colossal Titanic dall'interpretazione dei due giovanissimi Leonardo Di Caprio e Kate Winslet". Controlli aumentati "Il Titanic è già visibile in mostra grazie alla bravura e al tempismo degli artisti che in una notte hanno ricollocato nell'opera quasi tutti i pezzi mancanti - commentano gli organizzatori e produttori della mostra - ora si tratta di rintracciare nelle raccolte quegli elementi più difficili da trovare tra cui la minifigura femminile degli innamorati sulla prua che per ora abbiamo sostituito da una che ci assomiglia. Ringraziamo quanti si sono preoccupati per l'accaduto che ci hanno contattato con messaggi o sono venuti in mostra di persona chiedendo informazioni sulla vicenda, non ci aspettavamo tanto affetto e partecipazione. Abbiamo dovuto aumentare i controlli con le hostess e gli steward dopo questo danno inaspettato". "Il conto? Troppo caro, opera non protetta" "Nel frattempo i genitori dei due bambini hanno fatto sapere che non sono disposti a sostenere il costo del danno che ammonta a circa 1500 euro perché attribuiscono alla produzione della mostra una parte di responsabilità per non aver protetto maggiormente le opere esposte. Ci hanno chiesto di giustificare nel dettaglio i costi, che comprendono non solo i mattoncini distrutti o mancanti ma anche la manodopera impiegata per risistemarli - aggiungono gli organizzatori - ci hanno chiesto che il totale gli venga scontato per il fatto che hanno collaborato a raccogliere i pezzi nell'immediato dell'accaduto. Abbiamo fatto notare che sia all'ingresso della mostra che nel portale internet del polo culturale che la ospita assieme ad altre tre esposizioni, è indicato con chiarezza l'assoluto divieto di toccare le opere esposte e che in mostra esiste un'area ludica apposita dove i bambini sperimentare le costruzioni dando sfogo alla fantasia. Stiamo comunque agendo per farci risarcire anche attraverso la polizza assicurativa".

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